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DEF, via libera del CdM: nel 2019 Pil a + 0,2%

Previsioni di crescita tagliate rispetto all'1% di dicembre, dal Governo assicurano che non ci sarà una manovra correttiva

Economia
DEF, via libera del CdM: nel 2019 Pil a + 0,2%
(Teleborsa) - Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza con il nuovo quadro macroeconomico. A renderlo noto è una nota di Palazzo Chigi.

Nella nota, l'esecutivo chiarisce che sono stati confermati i programmi e che non sono previste tasse nuove e un'eventuale manovra correttiva, ma conferma una crescita del Pil per il 2019 allo 0,2% contro l'1% stimato a dicembre.

Al momento vengono confermati i punti del quadro macroeconomico contenuto nel DEF. Come anticipato dalla bozza, per il 2019 viene stimata una crescita dello 0,1%, destinata a salire allo 0,2% conteggiando le misure che si attendono nel breve periodo, a cominciare dal decreto Crescita approvato dal Cdm.

Previsto anche un aumento del debito pubblico che "salirà alla fine di quest'anno al 132,7% del prodotto interno lordo, rispetto al 132,1% del 2018, "pur includendo proventi da privatizzazioni pari all'uno per cento del Pil". Per gli anni successivi il rapporto debito/Pil nello scenario tendenziale si ridurrebbe al 131,7% nel 2020 e per arrivare al 129,8% nel 2022.

Il rapporto deficit/Pil si attesterà al 2,4% del Pil rispetto al 2,04% indicato nella legge di bilancio per poi scendere al 2,1 nel 2020, all'1,8% nel 2021 e all'1,5% nel 2022. Visti i numeri che sono andati a peggiorare rispetto alle stime iniziali, viene attuata la clausola concordata nella Legge di Bilancio 2019 secondo le direttive dell'Europa "in base alla quale due miliardi di euro di spesa delle Amministrazioni centrali resteranno congelati nella seconda metà dell'anno".
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