(Teleborsa) -
Il settore bancario, debole sul listino milanese, traghetta in basso le contrattazioni di Piazza Affari in questo mercoledì alla finestra in attesa di risposte da parte della Bce e dal minute del Focm, il principale strumento di politica monetaria della Fed.
Partita in maniera altalenante la Borsa italiana,
ha reagito infatti non bene nel pomeriggio al monito del presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi sul rallentamento della crescita dell'Eurozona e sulle prestazioni del nostro paese, comportando un finale poco mosso nella chiusura delle contrattazioni.
Finale che non
si allinea alla chiusura rialzista delle altre borse di Eurolandia. Si muove in modesto rialzo la borsa di Wall Street con lo
S&P-500, che evidenzia un incremento dello 0,23%.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,127. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,34%. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 64,26 dollari per barile.
Invariato lo
spread, che si posiziona a +243 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 2,40%.
Nello scenario borsistico europeo piccolo passo in avanti per
Francoforte, che mostra un progresso dello 0,47%, incolore
Londra, che non registra variazioni significative rispetto alla seduta precedente, e composta
Parigi, che cresce di un modesto +0,25%.
Chiusura sulla parità per la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 21.672 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 23.711 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,34%; senza direzione il
FTSE Italia Star (-0,17%).
A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,2 miliardi di euro, con un incremento di ben 438,1 milioni di euro, pari al 24,86% rispetto ai precedenti 1,76 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,8 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,78 miliardi di azioni.
Su 218 titoli trattati in Borsa di Milano, 118 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 83. Invariate le rimanenti 17 azioni.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
alimentare (+1,68%),
immobiliare (+1,42%) e
tecnologia (+0,54%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori
beni per la casa (-0,77%),
servizi finanziari (-0,63%) e
media (-0,59%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, buoni spunti su
Campari, che mostra un ampio vantaggio dell'1,75%.
Ben impostata
Italgas, che mostra un incremento dell'1,15%.
Tonica
Pirelli che evidenzia un bel vantaggio dell'1,13%.
Performance modesta per
Hera, che mostra un moderato rialzo dello 0,99%. Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
CNH Industrial, che ha terminato le contrattazioni a -1,62%.
Sotto pressione
Unipol, con un forte ribasso dell'1,46%.
Piccola perdita per
Unicredit, che scambia con un -0,92%.
Tentenna
Exor, che cede lo 0,74%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Mondadori (+1,77%),
Aeroporto di Bologna (+1,59%),
ERG (+1,32%) e
Carel Industries (+1,31%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
doBank, che ha terminato le contrattazioni a -2,81%.
Pesante
Anima Holding, che segna una discesa di ben -2,51 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Datalogic, che crolla del 2,29%.
Sensibili perdite per
FILA, in calo del 2,29%.