(Teleborsa) - La
Regione Toscana spinge sull'acceleratore e anticipa gli obiettivi della Direttiva europea, che ha incassato nei giorni scorsi anche l’ok del Consiglio UE, e che diventeranno e
ffettivi a partire dal 2021.
Lo scorso 22 maggio, infatti, il
Consiglio UE aveva dato il via libera formale al divieto di utilizzo delle vettovaglie monouso in plastica approvato lo scorso 27 marzo dal Parlamento Europeo: banditi anche le aste per palloncini e i bastoncini cotonati in plastica.
Alla
Toscana, va dunque lo scettro, di prima regione
d’Italia plastic free: novecento stabilimenti balneari della costa toscana, dai confini con la Liguria fino alla Maremma, saranno "plastic free" già da questa estate:
addio a piatti, bicchieri, cannucce e posate monouso per far posto a quelle biodegradabili o biocompostabili, già presenti in commercio. Sotto il punto di vista numerico, gli articoli di
plastica monouso rappresentano circa la metà dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge europee, provocando gravi danni all’ambiente, all’ecosistema e alla fauna marina , ma anche alle attività produttive come
turismo, pesca e trasporto marittimo.
Plastica monouso, un italiano su quattro l'ha già bandita - Intanto, secondo un'analisi Coldiretti sulla base dei dati Eurobarometro, nel nostro Paese un
cittadino su quattro (27%) ha già evitato di acquistare oggetti di plastica monouso come piatti, bicchieri o posate mentre ben il 68% ritiene che sarebbe opportuno pagare un sovraprezzo per questi prodotti.