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Industria in frenata. Più probabile calo PIL 2° trimestre

Doccia fredda dai dati ISTAT sulla produzione industriale che ha segnato ad aprile una contrazione dello 0,7%. Commenti preoccupati arrivano da CSP e Confcommercio mentre l'agricoltura si affranca dalla recessione

Economia
Industria in frenata. Più probabile calo PIL 2° trimestre
(Teleborsa) - La produzione industriale è risultata in calo ad aprile per il terzo mese consecutivo, registrando una contrazione dello 0,7%. E' quanto stimato dall'ISTAT nell'ultimo report mensile.

"Il calo registrato dalla produzione industriale nel mese di aprile accresce la probabilità di osservare un secondo quarto dell'anno peggiore del primo", commenta il Centro Studi di Confcommercio, spiegando che soprattutto "preoccupa il fatto che solo per l'energia si sia rilevato un andamento favorevole. In particolare, il calo della produzione per i beni di consumo, soprattutto durevoli, e per i beni strumentali, è un segnale del permanere di difficoltà sia dal lato della domanda delle famiglie sia degli investimenti delle imprese".

Anche per il centro Studi Promotor, questo dato, unitamente all’indicatore anticipatore del ciclo che è in calo sia in aprile che in maggio, conferma le attese negative per l’andamento del PIL nel secondo trimestre del 2019.

Analizzando l’andamento dell’attività produttiva per settori, emerge che in aprile, rispetto allo stesso mese del 2018, sono in crescita soltanto il comparto delle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+4,9%) e il comparto dell’energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,9%). Tutti gli altri comparti sono in calo, compreso quello della mezzi di trasporto (-6,1%) ed in particolare il comparto auto, che rispetto all'aprile 2018 è addirittura del 17,1%.

In controtendenza si muove l'agricoltura. Secondo una rilettura di Coldiretti, l’alimentare fa segnare un forte balzo del 4,9% della produzione, che attenua il flop registrato dall’industria in generale. "In un quadro preoccupante per l’economia generale si tratta di un segnale importante per un settore trainante del Made in Italy che continua a crescere a livello nazionale e nelle esportazioni", sottolinea la Coldiretti, anche se il dato ha beneficiato dello spostamento delle festività pasquali.
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