(Teleborsa) -
Il tasso di crescita economica dell’Eurozona a giugno è rimasto debole, ma è aumentato per il secondo mese consecutivo fino a raggiungere il valore più alto in sette mesi. La crescita è stata
guidata dal settore
terziario dove il l'indice dei direttori acquisto delle aziende (
PMI) è aumentato da
53,4 da 52,9, confermandosi in zona espansione, solo in parte neutralizzato dalla
contrazione del settore
manifatturiero, che evidenzia un
PMI in calo a
48,8 da 48,9 ed in area stagnazione.
E' quanto emerge dalla lettura dei dati preliminari "flash" pubblicati da IHS Markit, che indicano un
recupero dell'indice PMI Composito dell’Eurozona a
52,1 punti da 51,8 precedenti, segnando il
valore più alto in sette mesi. Le attese del mercato erano per un livello invariato di 51,8 punti.
Fra le maggiori economie europee, la
Germania ha registrato un ,miglioramento dell’attività. Nel Paese il
PMI manifatturiero sale a 45,4, pur restando in area contrazione, quello dei
servizi a 55,6 ed il
PMI Composito resta elevato a
52,6 punti.
In
Francia, il
PMI manifatturiero segna un rialzo a 52 punti, quello dei
servizi a 53,1 ed il
PMI Composito sale a 52,9 punti.
"A giugno l’economia dell'Eurozona
accelera il ritmo, con l’indice principale PMI in aumento dai valori minimi osservati ad inizio anno, lasciando intendere che il peggio è ormai passato. Ad ogni modo, il tasso di espansione generale è rimasto debole e i dati dell’indagine del secondo trimestre hanno mostrato una
crescita dell'Eurozona appena superiore allo 0.2%, ha commentato,
Chris Williamson, Chief Business Economist di Markit.