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CdM, Salvini: nessuna polemica con Di Maio. No a tagli e giù le tasse

Vicepremier leghista: Su Autostrade e Benetton chi ha sbagliato deve pagare, no i lavoratori

Economia, Politica
CdM, Salvini: nessuna polemica con Di Maio. No a tagli e giù le tasse
(Teleborsa) - Il Consiglio dei Ministri per il varo dell'assestamento di bilancio e il piano anti procedura UE si apre con una polemica, subito rientrata, fra i due Vicepremier.

Luigi Di Maio assente dalla riunione (l'assenza era stata comunicata una settimana fa, fanno sapere fonti del M5S confermate da fonti di palazzo Chigi) e Matteo Salvini che lascia prima la riunione. Secondo le prime ricostruzioni il motivo sarebbe stato legato all'attacco del collega via Facebook poco prima dell'inizio del CdM. Attacco subito smentito dai pentastellati.

"Non c`è stato nessun attacco a Matteo Salvini, bensì una richiesta di fare squadra alla Lega sul caso Autostrade, dopo che nei giorni scorsi da esponenti leghisti erano arrivate dichiarazioni pubbliche in disaccordo con la proposta di revoca della concessione. Punto per noi invece fondamentale al fine di fare giustizia verso chi ha perso la vita nella tragedia del ponte Morandi", fanno sapere fonti M5S.

Immediata la replica di Salvini: "Nessuna polemica con Di Maio o altri, abbiamo solo tanto lavoro. Su Autostrade e Benetton, chi ha sbagliato deve pagare, caro e fino in fondo, ma non devono andarci di mezzo migliaia di lavoratori o di piccoli risparmiatori italiani che non hanno colpe. Come per Ilva e Alitalia, non devono essere i lavoratori a pagare per errori di altri".

Per quanto riguarda la procedura di infrazione Ue il Vicepremier leghista ha ribadito che la Lega "non accetta nessuna ipotesi di tagli alla sanità, alla scuola o agli aiuti a famiglie e imprese. Anzi, il nostro obiettivo rimane quello di abbassare le tasse e aumentare gli investimenti, unica via per ridurre il debito". E ha aggiunto che "non c'è nessun motivo per una procedura di infrazione "da una Commissione europea scaduta e da un'Europa che litiga giorno e notte per dividersi le poltrone a Bruxelles. Sono assolutamente d`accordo col Presidente Mattarella, non ce n'è nessun motivo", ha concluso Salvini.
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