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Azimut festeggia 15 anni di quotazione con un bilancio estremamente positivo

Il Presidente Pietro Giuliani afferma: “E ora l’estero vale 1,5 miliardi”

Economia, Finanza
Azimut festeggia 15 anni di quotazione con un bilancio estremamente positivo
(Teleborsa) - Una crescita importante, con una creazione di valore importantissima. Il Gruppo Azimut festeggia i 15 anni dal debutto a Piazza Affari svelando i numeri della crescita all'estero e la visione per il prossimo piano quinquennale, registrando il miglior titolo finanziario del FTSE MIB con +751%. Dal 2004 la crescita in Italia di 1.100 consulenti finanziari e private banker.

In questi 15 anni sono stati raccolti 44 miliardi di euro di nuove masse, che hanno generato quasi 2 miliardi di euro di utile netto, di cui 1,3 miliardi pagati agli azionisti come dividendo. Inoltre, è stato dimostrato di come sia stato in grado di prevedere e cogliere positivamente i trend di un settore sempre in cambiamento.

Gli obiettivi conseguiti nel quinquennio comprendono asset totali superiori a 55 miliardi (14 nel 2009, 50 quelli previsti a fine piano), una raccolta netta media annua di oltre 5 miliardi di euro (2,5 miliardi previsti nel piano e 2,7 a inizio anno) e un pay out ratio tra i più alti in Italia e un utile netto che arriverà a 300 milioni di euro nel 2019.

Le acquisizioni in paesi come Cina, Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Egitto, Messico, Taiwan, Cile, USA, Australia, Turchia ed Emirati Arabi, hanno reso possibile ad Azimut di diventare l’unico player italiano nel risparmio gestito con una reale presenza globale. Importante la scelta di investire in Paesi ad alto potenziale di crescita, e uno dei driver di sviluppo nel prossimo piano industriale quinquennale e prevederà che la percentuale di masse gestite all'estero passi dal 28% di oggi al 35% nel 2024. Un’altra fonte di crescita sarà l’espansione attraverso Azimut Libera Impresa nel settore degli asset alternativi e non quotati, il cui peso è previsto raggiungere almeno il 15% delle masse totali del Gruppo dall'attuale 1%.

Il presidente di Azimut Holding, Pietro Giuliani, ha dichiarato: "Con un'accelerazione della marginalità che continueremo a vedere nei prossimi periodi, secondo le nostre stime il solo business estero vale circa 1,5 miliardi di euro, con la capitalizzazione di borsa di soli 2,4 milioni di euro del Gruppo Azimut, nonostante siamo ai vertici del settore per utile netto e crescita delle masse". "Dobbiamo quindi constatare un’evidente sottovalutazione sia del business domestico che di quanto creato all'estero in questi anni. Nonostante la turbolenza degli ultimi mesi - conclude Giuliani - la performance media ponderata netta al cliente è superiore al +5,5%".
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