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Boeing: il fermo del 737 Max pesa sui conti del secondo trimestre

I costi aggiuntivi sono stati valutati in 6,6 miliardi di dollari

Economia, Trasporti
Boeing: il fermo del 737 Max pesa sui conti del secondo trimestre
(Teleborsa) - I risultati del secondo trimestre in casa Boeing risentono inevitabilmente dell’impatto provocato dalle conseguenze dei due incidenti occorsi al 737 Max in Indonesia nell’ottobre 2018 e in Etiopia agli inizi di marzo di quest’anno, cui ha fatto seguito lo stop alle operazioni e la messa a terra di questo tipo di velivolo, con conseguenti effetti sui programmi di produzione.



I costi aggiuntivi sono stati valutati in 6,6 miliardi di dollari. I risultati saranno resi noti il prossimo 24 luglio, ma Boeing è in grado di anticipare un addebito di 4,9 miliardi di dollari al netto delle tasse. Considerati i ritardi nella consegna dei 737 Max, è atteso un taglio dei ricavi e degli utili per 5,6 miliardi a consuntivo del secondo trimestre.

A ciò si aggiungono costi supplementari per 1,7 miliardi di dollari legati al regime ridotto di produzione del 737 Max. Boeing ritiene che il rilascio della nuova certificazione da parte della FAA americana possa avvenire all’inizio del quarto trimestre 2019 per poi essere estesa agli altri enti aeronautici competenti, a cominciare da EASA per il continente europeo.

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