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Nielsen, nel secondo trimestre sale la fiducia dei consumatori

L'aggiornamento della Conference Board Global Consumer Confidence di Nielsen vede una ripresa "lieve ma costante" della fiducia

Economia
Nielsen, nel secondo trimestre sale la fiducia dei consumatori
(Teleborsa) - Nel secondo trimestre del 2019 la fiducia dei consumatori italiani sale a quota 69 punti, +1 punto rispetto al trimestre precedente. In crescita su base trimestrale anche la media mondiale (+1 punto, da 106 a 107), ma è l'Europa a mostrare l'incremento maggiore (+4 punti, da 83 a 87 trimestre su trimestre), nonostante la scivolata del Regno Unito, che da 98 punti arriva a 94.

Sono i dati che emergono dall'aggiornamento della ricerca "Conference Board Global Consumer Confidence" svolta in collaborazione con Nielsen su base trimestrale. "L'ultimo aggiornamento della Consumer Confidence Survey denota un quadro sostanzialmente positivo per quanto riguarda la fiducia del consumatore italiano ed europeo", afferma Laurent Zeller, presidente e ad di Nielsen Italia.

L'Italia, dopo il lieve calo del primo trimestre, ha "ripreso, rispetto alla variabile fiducia, la via della crescita, contenuta ma costante. Il dato indica anche una rinnovata propensione al consumo", che cresce di 2 punti percentuali con il 25% che ritiene sia il momento giusto per fare acquisti, contro il 23% del primo trimestre.

Scende la percentuale di quanti ritengono che il Paese sia in recessione (78% contro 84%), mentre salgono coloro che ritengono che il Paese uscirà dalla crisi nei prossimi 12 mesi (+2 pp, 22% secondo trimestre 2019 vs 20% del primo): stabile al 18% la quota del campione che si dichiara fiduciosa nella ripresa del mercato del lavoro.

Rispetto al tema del risparmio, variabile che ha un ruolo critico nella valutazione della fiducia dei consumatori, il secondo trimestre ha visto un aumento, con il 57% degli italiani orientati al risparmio, in crescita di 3 punti percentuali rispetto al primo trimestre. Per risparmiare si sceglie di fare meno pasti fuori casa (56% dei rispondenti, +3pp) e di acquistare marchi alimentari più economici (50%, +4pp).

Coperte le spese essenziali (bollette, rate del mutuo, affitti, etc.), gli italiani dichiarano di voler utilizzare il denaro restante come risparmio (44% contro il 42% del trimestre precedente), per "vacanze/viaggi" (+2pp, 43%): in calo, invece, le voci intrattenimento fuori casa (29%), saldo di debiti/carte di credito/prestiti (11%), decorazioni ristrutturazioni domestiche (12%).

L'analisi prende anche in considerazione le principali preoccupazioni degli italiani. Per la prima volta, quella relativa all'economia del Paese raggiunge il primo posto con il 17%, in crescita di ben 4pp contro il trimestre precedente. Scende quindi in seconda posizione la preoccupazione relativa al posto di lavoro (dal 16% al 14%, -2pp): seguono la salute (+2pp dal 7% al 9%) e immigrazione, che risulta in crescita di 1pp (dal 6% al 7%). Da notare, invece, il calo delle apprensioni rispetto alla stabilità politica (-1pp, dall'8% al 7%) e alla criminalità (-2pp, dal 6% al 4%), mentre rimane stabile al 3% quella relativa al terrorismo.

(Foto: Prudence Earl on Unsplash)
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