(Teleborsa) - Con il caldo che sta contraddistinguendo l'estate italiana, si da il via alla "
vendemmia delle mele". Nella penisola italiana, secondo un'analisi di
Coldiretti, la produzione è in
calo del 3% rispetto allo scorso anno per un totale che sfiora i
2,2 milioni di tonnellate per il frutto nazionale più consumato nel nostro Paese.
L'Italia è al
secondo posto tra i paesi produttori della
Unione Europea, dove la produzione è stimata in
10,6 milioni di tonnellate ed in
calo del 20%. Al primo posto la
Polonia ha visto un
crollo della produzione
del 44% mentre in
Francia si è verificato un
calo del 12%.
Andamento del raccolto vario, in tutta Italia, visti anche i
problemi legati al maltempo in alcune regioni del Nord: stabile in
Alto Adige (991 mila tonnellate) dove vengono prodotte la metà delle mele italiane, mentre un calo a
519 mila si registra in Trentino.
Diversificata l'offerta di mele, con ben
5 tipi a denominazione di origine riconosciute dall'UE:
Mela Val di Non Dop,
Mela Alto Adige Igp,
Melannurca Campana Igp,
Mela Valtellina Igp,
Mela Rossa Cuneo Igp. Importanti per il successo delle mele anche le
proprietà salutistiche, che può mettere il frutto nella lista dei "farmaci naturali".