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Consultazioni, Salvini: "Per dignità servirebbero elezioni. Pd e M5s già divisi"

Alle 19.00 il Presidente Mattarella riceverà il M5s che chiuderà la seconda e ultima giornata di incontri al Quirinale

Economia, Politica
Consultazioni, Salvini: "Per dignità servirebbero elezioni. Pd e M5s già divisi"
(Teleborsa) - Concluso l'incontro tra il Presidente della Repubblica Mattarella e la delegazione della Lega, guidata da Matteo Salvini insieme ai capigruppo al Senato, Massimiliano Romeo, e alla Camera, Riccardo Molinari.

"Al
Presidente Mattarella abbiamo espresso lo sconcerto non della Lega ma di milioni di italiani di fronte al teatrino della guerra delle poltrone che si sta verificando da giorni", ha detto il leader del Carroccio al termine delle consultazioni. "C'è un Premier su indicazioni di Parigi, Berlino, Bruxelles, un Monti-bis. A qualcuno dava fastidio un Governo che stava restituendo orgoglio, sovranità e futuro alle famiglie italiane". "Sfido a dirmi che Pd e M5s sono maggioranza quando stanno già litigando al loro interno", ha concluso.

Tocca ora al M5S che alle 19.00 chiuderà ufficialmente il secondo e ultimo giro di consultazioni.

Subito prima, era stata ricevuta la delegazione di Forza Italia, presieduta dall'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, affiancato da Antonio Tajani, Mariastella Gelmini e dal Capogruppo al Senato Anna Maria Bernini.

"Abbiamo manifestato al Presidente ancora una volta la necessità di ridare la parola agli italiani e la nostra preoccupazione per il pericoloso scenario che si sta delineando", ha detto Berlusconi leggendo la dichiarazione del suo partito. "Quella che sta nascendo tra M5s e Pd è una soluzione politicamente sbagliata, inadeguata ai grandi problemi lasciati sul tappeto dall'esecutivo dimissionario", ha aggiunto.

Qualche minuto prima delle 17.00 era stata ricevuta la delegazione del Partito Democratico, capitanata dal Segretario Nicola Zingaretti, insieme al Capogruppo alla Camera dei deputati Graziano Delrio, al capogruppo del Partito Democratico al Senato Andrea Marcucci, al Presidente del PD Paolo Gentiloni e a Paola De Micheli.

Il Segretario, al termine dell'incontro, ha dichiarato: "Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito al Presidente di aver accettato la proposta del M5S di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5S nei giorni scorsi".

"Abbiamo altresì confermato risolutamente l'esigenza ora di costruire un Governo di svolta e discontinuità", ha ribadito Zingaretti.

Fratelli d'Italia aveva invece chiuso la mattinata del secondo giorno delle consultazioni bis e confermato il no a un Governo PD-M5S che Giorgia Meloni ha definito un "osceno patto delle poltrone".

FdI aveva inoltre chiesto a Mattarella di "concludere in ogni caso oggi la crisi di governo", senza concedere altro tempo. Meloni ha poi concluso dicendo di essere pronta a scendere in piazza nel giorno della fiducia se dovesse nascere "il Governo dell'osceno patto delle poltrone".

In precedenza, erano state ricevute le delegazioni di Liberi e Uguali e delle minoranze linguistiche: LeU ha confermato il sostegno a un Governo di svolta.



(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)
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