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Domani discorso di Conte alla Camera. Boccia (Confindustria): basta chiedere più deficit

Serve grande piano per le infrastrutture. Conte-bis? Valuteremo nei fatti

Economia
Domani discorso di Conte alla Camera. Boccia (Confindustria): basta chiedere più deficit
(Teleborsa) - Alla vigilia dell'atteso discorso di Giuseppe Conte alla Camera per la fiducia al nuovo governo giallo-rosso, gli industriali fanno sentire la loro voce e da Cernobbio il presidente Vincenzo Boccia, pur parlando di "buone aspettative", mette alcuni paletti all'esecutivo: "All'Europa non dobbiamo chiedere più deficit per aumentare il debito pubblico ma per un grande piano infrastrutturale transazionale, eventualmente finanziabile con gli eurobond", avverte il numero uno di Viale dell'Astronomia.

"Il bilancio Ue è la dimensione ideale per pensare a un piano infrastrutturale di 500-1000 miliardi - prosegue Boccia - se vogliamo essere protagonisti in Europa la prima cosa da non fare è chiedere deficit ordinario per risolvere le cose italiane" ma per costruire "cose diverse" come il grande piano infrastrutturale. Tuttavia, il leader degli industriali non si sbilancia nell'esprimere giudizi sul nuovo esecutivo. "Sono sempre ottimista nelle aspettative, il mestiere dell'imprenditore è cosi, dopo di ché valuteremo nei fatti" il nuovo Governo, "giudizi anticipati non è il caso di darli".

Nel discorso programmatico che il premier Conte terrà domani alla Camera e martedì al Senato - oltre alla sottolineatura sull'avvio di un esecutivo nuovo in netta discontinuità con il precedente e che punta a un rinnovato rapporto con l'Europa - verranno evidenziati i 29 punti dell'accordo M5S-Pd. Punti ritenuti in parte "condivisibili" da Boccia, ma anche con delle "criticità".

"Restano - afferma - i nodi di sviluppo che abbiamo già indicato: cuneo fiscale, questione infrastrutturale nazionale ed europea, la questione del salario minimo, su cui non siamo critici, ma dovrebbe essere a nostro avviso legata ai grandi contratti di riferimento. E aggiungiamo anche un grande piano di inclusione giovani". "Quando parliamo di ridurre le tasse su lavoratori - precisa il leader degli industriali - significa anche attivare la domanda interna, ridurre le tasse sul mondo del lavoro aiuta tutti".

Il presidente di Confindustria lancia quindi un appello affinché i due partiti che compongono la coalizione di governo "anziché dibattere a mezzo stampa dibattano nel Consiglio dei ministri, evitando un gioco di governo e opposizione allo stesso tempo. Occorre - avverte Boccia - una linea di direzione chiara nel paese, valuteremo come sempre i provvedimenti e non il governo. Aspettiamo che comincino a lavorare e vedremo".
Infine, Boccia esprime apprezzamento per la linea indicata dal presidente Sergio Mattarella "Serve più Europa", dice. "Il presidente Mattarella come sempre segnala una visione determinante della linea di direzione dell'Italia e dell'Europa. Abbiamo bisogno di più Europa, non di meno Europa, nell'interesse dell'Italia: occorre una Ue più integrata dal punto di vista politico ed economico e la questione del bilancio e delle risorse è determinante". Occorre chiarire, aggiunge, "quali siano gli obiettivi e i fini di questa Europa riformista. Per noi sono chiari: un luogo ideale per i giovani, le imprese, le infrastrutture, l'occupazione. Occorre cambiare il paradigma di pensiero partendo dai fini: individuare gli effetti che si vogliono avere sull'economia reale, poi individuare i provvedimenti e intervenire sui saldi di bilancio".
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