(Teleborsa) - "Ci presentiamo per chiedere la fiducia sul
nuovo governo, che sarà
mio compito guidare con disciplina ed onore". Con queste parole il
Premier Giuseppe Conte ha avviato il suo discorso introduttivo alla
Camera, per chiedere la
fiducia sul nuovo esecutivo sostenuto da Pd e M5S, dopo aver fatto cenno all'
equilibrio ed alla
saggezza con cui il Capo dello Stato
Sergio Mattarella ha guidato questa fase molto complicata della vita del Paese.
"Ho sempre inteso il mio ruolo come
servizio al Paese e nell'esercitare il mio servizio ho cercato di guardare sempre al
bene comune senza lasciare che prevaricassero
interessi di parte", ha affermato Conte, aggiungendo che il
programma di questo governo
"non è la mera sommatoria" dei programmi delle singole parti politiche che lo sostengono, ma
una "sintesi" di questi programmi.
"Questo progetto politico
segna l'inizio di una nuova e risolutiva stagione riformatrice", ha sottolineato il Presidente del Consiglio, aggiungendo che il nuovo programma ha l'ambizione di delineare la società che vogliamo consegnare ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Un
patto politico che si proietta in una
dimensione intergenerazionale e si fonda su una linea riformatrice con caratteristiche di forte novità.
E all'Aula, dopo le innumerevoli contestazioni che hanno preceduto il suo intervento, ha chiesto idi "usare
lessico più consono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee". "Ci impegniamo ad essere pazienti anche sul linguaggio - ha assicurato - la lingua del governo sarà una lingua mite".