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Porti, tre proposte di legge del Cnel per riordino e semplificazione logistica

Per il Consiglio le inefficienze nelle procedure operative all'interno del sistema comportano una perdita annua di oltre 30 miliardi di euro. Istruttoria svolta su istanza di Confetra

Economia, Trasporti
Porti, tre proposte di legge del Cnel per riordino e semplificazione logistica
(Teleborsa) - Annunciate in Aula alla Camera le tre proposte di legge (C. 2086, C. 2087, C. 2088) di iniziativa del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro per la semplificazione normativa del sistema della logistica italiana, attualmente frammentata. Nel dettaglio si tratta di "Modifiche alla legislazione vigente per la semplificazione e la competitività del sistema della logistica italiana delle merci"; "Delega al Governo per il riordino e la semplificazione della disciplina afferente il sistema della logistica delle merci" e "Modifiche all'articolo 1 del decreto legislativo 8 novembre 1990, n. 374, per la semplificazione e la competitività del sistema della logistica italiana delle merci".

I tre disegni di legge – fa sapere il Cnel – "rappresentano il risultato finale di un lungo ciclo di audizioni svolte a Villa Lubin su formale istanza di Confetra (la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica rappresentata nell'Assemblea del Cnel dal consigliere Nereo Marcucci) con 4 Pubbliche Amministrazioni, 25 associazioni di categoria e 4 organizzazioni sindacali del settore". L'obiettivo – continua la nota – è quello di "elaborare un testo organico in grado di superare le criticità che determinano l'appesantimento operativo della supply chain italiana ed eliminare i colli di bottiglia in tutto il processo operativo dall'arrivo-partenza della merce fin dal ritiro-consegna, focalizzando l'attenzione sui flussi di import-export che sono quelli oggi maggiormente problematici nella competizione internazionale".

Secondo i dati diffusi dal Cnel la logistica incide sul Prodotto interno lordo per il 10% mentre le inefficienze nelle procedure operative all'interno del sistema comportano una perdita annua di oltre 30 miliardi di euro. Per il Consiglio "si tratta di un gap che penalizza gli operatori nazionali nel confronto con i competitors esteri" dal momento che le merci movimentate sull'asse Italia, Ue ed extra Ue, secondo dati Mef del 2018, generano un fatturato di circa 887.000 milioni di euro di interscambio.

"Queste proposte di legge sono il frutto di un intenso confronto con Amministrazioni, associazioni di categoria e sindacati del settore. Il risultato, come già annunciato al neo Ministro Paola De Micheli, è un sistema coordinato e di interventi tesi a semplificare il quadro normativo per sostenere il settore della logistica delle merci italiano nella competizione con gli altri Paesi europei" ha dichiarato il presidente del Cnel, Tiziano Treu.

"Le istanze primarie del mondo imprenditoriale rappresentato da Confetra riguardano l'eliminazione dei colli di bottiglia prodotti dalla burocrazia che oggi pesano sugli operatori e li rendono meno competitivi rispetto ai partner internazionali: il lavoro svolto dal Cnel centra il bersaglio. Ora è necessario che il Parlamento sia celere e determinato nel perseguire l'obiettivo", ha affermato il presidente Confetra, Guido Nicolini.










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