(Teleborsa) - Il
31 ottobre, data ufficiale del
Leave, avanza a grandi passi insieme all'incubo di
un'uscita disordinata di Londra dall'Unione Europea, ossia con lo
scenario, temuto quanto ormai
concreto, del
No Deal. Una
Brexit No Deal avrebbe un
impatto "sismico" sull
'industria automobilistica europea: ad affermarlo, in una dichiarazione congiunta, i capi di
23 associazioni imprenditoriali automobilistiche
europee che mettono in guardia da un'uscita traumatica della Gran Bretagna, dove hanno sede, fra l'altro, le fabbriche dei giganti automobilistici
BMW, Peugeot PSA e la Nissan giapponese. Lo riferiscono i media internazionali, precisando che a rischio ci sono
miliardi di euro e milioni di posti di lavoro. "L'uscita del
Regno Unito dall'UE senza un accordo innescherebbe
un cambiamento sismico nelle condizioni commerciali, con miliardi di euro di costi che minacciano di influenzare la scelta dei consumatori e l'accessibilità economica su entrambi i lati della
Manica", si afferma nella dichiarazione congiunta, sottoscritta, fra gli altri, dalle
Associazioni europee dei costruttori e dei fornitori automobilistici, oltre che da
17 associazioni nazionali.
Intanto, a
Londra cresce l'attesa per il
verdetto - ormai previsto a ore
- della Corte Suprema sulla
legittimità della sospensione del Parlamento (prorogation) fino al prossimo
14 ottobre, chiesta e ottenuta dal
Premier Johnson, mentre il
Presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker apre uno
spiraglio sulle trattative, credendo ancora nella
possibilità di un accordo di divorzio tra
UE e Governo britannico.
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