Facebook Pixel
Milano 13:52
34.188,33 -0,24%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 13:52
8.097,21 +0,71%
Francoforte 13:52
17.979,87 -0,60%

State Street Global Advisors lancia su Borsa Italiana primo ETF ESG su Stoxx 600

Primo ETF ESG che replica l’indice STOXX Europe 600 applicando criteri di esclusione trasparenti

Finanza
State Street Global Advisors lancia su Borsa Italiana primo ETF ESG su Stoxx 600
(Teleborsa) - State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation ha annunciato oggi il lancio su Borsa Italiana di SPDR STOXX Europe 600 ESG Screened UCITS ETF.

Si tratta, informa una nota, del primo ETF ESG che replica l’indice STOXX Europe 600 applicando criteri di esclusione trasparenti con l’obiettivo di eliminare l’esposizione alle armi controverse, al tabacco e al carbone termico, nonché alle società che non rispettano i principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite (Global Compact).

L'indice STOXX Europe 600 è uno dei benchmark principali del mercato paneuropeo ed include le principali società ad elevata, media e bassa capitalizzazione appartenenti a 17 paesi europei. L'indice STOXX 600 ESG-X (lanciato nel 2018) adotta criteri di esclusione basati sui dati di Sustainalytics, un fornitore leader di rating ESG che svolge un’attività di screening sui titoli basata sulle politiche responsabili più comunemente adottate dai principali investitori istituzionali e mira a ridurre i rischi reputazionali e idiosincratici.

L’ETF, che ha un TER dello 0,12%, è inoltre caratterizzato dal meccanismo di “Fast Exit” che consente di reagire rapidamente a controversie improvvise relative ai criteri ESG. Qualora il rating assegnato da Sustainalytics al rischio di controversia di un titolo raggiunga il livello 5 (vale al dire il livello di rischio più alto), il titolo sarà cancellato dall’indice due giorni dopo l’annuncio del cambiamento di rating.

Francesco Lomartire, Head of SPDR ETFs Italy, ha dichiarato: “Gli investimenti sostenibili non sono più considerati una scelta di nicchia, ma sono oggi una delle maggiori aree di interesse da parte degli investitori. Il panorama degli ETF ESG si sta pertanto sviluppando rapidamente con il lancio di nuovi prodotti in grado di rispondere a questa domanda, che in questo contesto riteniamo non possa che crescere.

"Nonostante l’impegno di società che controllano asset per circa 90 mila miliardi di dollari a livello mondiale a includere i criteri ESG nei loro processi sottoscrivendo i Principi di Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (PRI) - ha proseguito - solo il 20% di esse rispetta tali criteri. Questo dato però dovrebbe crescere rapidamente poiché i requisiti per essere un firmatario, come la comunicazione degli indicatori sul rischio climatico, diventeranno più severi dal 2020”.

Condividi
```