(Teleborsa) - Come da previsioni, il Partito socialista di
Antonio Costa ha vinto le elezioni legislative in
Portogallo, nonostante un'astensione record. A scrutinio praticamente ultimato, il Ps ha raccolto poco meno del
37% delle preferenze, una percentuale che gli porta in dote un centinaio dei 230 seggi. Responso delle urne
praticamente scontato, con i portoghesi che hanno premiato la
"ricetta" del Premier Costa che, nel 2015, ha risollevato l'economia del Paese, riuscendo a superare
l'austerità pur rimanendo nei paletti di bilancio imposti da
Bruxelles. Non sfonda il
Partito socialdemocratico (di centro destra) che si ferma dieci punti più in basso. La Coalizione Democratica Unitaria che riunisce tre partiti di estrema sinistra tra cui i comunisti è al
2,9-4,9%, il
Partito popolare (di destra) al 6-8%, il
Blocco di sinistra, sempre di orientamento socialista, al 7,7-11,7% e
Pan (Persone-Animali-Natura) al 2,7-4,7%.
Numeri, però, che seppur
rotondi,
non consentono a Costa di governare da solo dunque sarà necessario mettersi da subito al lavoro per riproporre un'alleanza di governo, come quando, nel 2015, varò il suo esecutivo insieme al partito comunista e al Blocco di Sinistra.