(Teleborsa) - Dai verbali della BCE, relativi alla riunione di metà settembre, emerge un board sempre più diviso.
Alcuni membri del Consiglio si sono detti
favorevoli ad appoggiare un taglio dei tassi più ampio in cambio della rinuncia a riprendere gli acquisti di bond. Molti funzionari, infatti, si sarebbero opposti al
Quantitative easing (QE), segnando il più grande scontro interno dell'intero periodo di mandato del
Presidente uscente Mario Draghi.
La Banca centrale europea inizierà il QE, per 20 miliardi di euro al mese, a partire dal 1° novembre con l'obiettivo di andare avanti con gli acquisti "per tutto il tempo necessario".