(Teleborsa) -
Avvio di settimana debole per gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei. Sul sentiment degli investitori pesano i timori sull'economia cinese con l’avvicinarsi della scadenza (il 15 dicembre) per l’entrata in vigore di dazi statunitensi su beni del Paese.
Nel fine settimana sono stati resi noti i dati della
bilancia commerciale della Cina che ha evidenziato un export ancora in calo, mentre le importazioni sono salite per la prima volta da aprile.
Sul mercato Forex, poco mosso l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,107. Nessuna variazione significativa per l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.462,8 dollari l'oncia.
Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), a 58,76 dollari per barile, dopo che
i membri OPEC+ hanno scelto di incrementare il taglio alla produzione di greggio di 500.000 barili al giorno fino a marzo 2020, portandola a 1,7 milioni di barili/giorno. L'obiettivo è quello di sostenere i prezzi dell'oro nero ed evitare un eccesso di offerta il prossimo anno.
Lo
Spread fa un piccolo passo verso il basso, con un calo dell'1,53% a quota +161 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,30%.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte riporta un -0,18%; si muove sotto la parità
Londra, evidenziando un decremento dello 0,25%, mentre
Parigi soffre un calo dello 0,37%. Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,30%.
In luce sul listino milanese il comparto
chimico, con un +1,93% sul precedente.
Tra i peggiori della lista di Piazza Affari, in maggior calo i comparti
sanitario (-0,96%),
beni per la casa (-0,83%) e
media (-0,80%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, resistente
Banco BPM, che segna un piccolo aumento dello 0,75%.
Pirelli avanza dello 0,70%.
Si muove in modesto rialzo
Atlantia, evidenziando un incremento dello 0,59%.
Bilancio positivo per
CNH Industrial, che vanta un progresso dello 0,52%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Azimut, che ottiene -2,18%.
Sotto pressione
Ferragamo, con un forte ribasso dell'1,60%.
Soffre
Diasorin, che evidenzia una perdita dell'1,37%.
Preda dei venditori
Buzzi Unicem, con un decremento dell'1,01%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
SOL (+2,56%),
Banca MPS (+1,49%),
Mutuionline (+0,97%) e
Banca Ifis (+0,88%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Mondadori, che continua la seduta con -2,61%.
Vendite a piene mani su
Maire Tecnimont, che soffre un decremento del 2,25%.
Pessima performance per
Falck Renewables, che registra un ribasso del 2,11%.
Si concentrano le vendite su
Tod's, che soffre un calo dell'1,67%.