(Teleborsa) - Le elezioni regionali in
Emilia Romagna premiano con un
risultato rotondo il Presidente uscente
Stefano Bonaccini, candidato del
centrosinistra, che resta alla guida della Regione. Quando sono state scrutinate la quasi totalità delle sezioni, si attesta al
51,36% con la leghista
Lucia Borgonzoni, sostenuta dal
centrodestra, ferma al 43,73%. Staccatissimo il candidato del
M5s, Simone Benini (3,45%). Fallisce, dunque, la
spallata di Matteo Salvini che aveva alzato l'asticella trasformando il
test locale in un banco di prova per il Governo che invece tira un sospiro di sollievo, insieme al
Pd. Ancora brutte notizie invece per il
Movimento Cinquestelle che crolla in entrambe le regioni.
Questa vittoria
"sia una lezione per il futuro. Ce n'eravamo dimenticati di stare in piazza, di stare di più tra le persone", ha detto il Governatore Pd appena riconfermato.
“È stato un grande risultato, è storico. Per la prima volta nella storia questa regione è stata contendibile", sottolinea invece la candidata leghista, nonostante la sconfitta.
E mentre il
leader della Lega prova a guardare il
bicchiere mezzo pieno ("per la prima volta in Emilia Romagna c'è stata partita), il segretario DEM Zingaretti ringrazia le sardine e rivendica
l'ottima performance del Pd. Ancora
nessun commento ufficiale da Palazzo Chigi dove alcuni fonti fanno filtrare che il
Governo ora continua nella sua azione per il rilancio del Paese.
CALABRIA ALLA DESTRA - Operazioni di scrutinio più a rilento in Calabria dove comunque stati rispettati i pronostici della vigilia: Presidente della Regione sarà la forzista
Jole Santelli. Con quasi il
56% delle preferenze, la deputata di Forza Italia, ha prevalso sugli altri candidati alle elezioni regionali in Calabria:
Pippo Callipo per il centrosinistra (30,21%),
Francesco Aiello per il Movimento 5 Stelle (7,38%) e il civico
Carlo Tansi (6,57%).