(Teleborsa) - In Italia "la sfida di rafforzare il
capitale umano è particolarmente importante", ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento all'Università del Sacro Cuore a Milano. "I dati mostrano che rispetto ad altre economie avanzate, gli italiani
spendono meno in educazione, imparano meno e, una volta che sono al lavoro, participano meno alla
formazione professionale".Il tasso di partecipazione al mercato del lavoro è a sua volta basso e "
la quota di giovani ai quali ci si riferisce come Neet", cioè che non studiano e non seguono alcuna formazione, è
"ben superiore le medie europee".
I policy-maker dovrebbero agire per ridurre l'impatto dell
a transizione tecnologica sui lavoratori più vulnerabili: questo il
monito lanciato poi da
Visco, secondo cui
"la disoccupazione tecnologica potrebbe essere solo una fase di adattamento temporaneo. Ma i responsabili politici non possono ignorare i
costi di questa transizione e dovrebbero essere compiuti tutti gli
sforzi per ridurre al minimo le difficoltà per le persone maggiormente
colpite".
"Negli ultimi anni - ha aggiunto -
la struttura delle opportunità di lavoro si è fortemente polarizzata in molti paesi avanzati, tra cui l'Italia, con una domanda in espansione sia nelle professioni con salari alti sia in quelle con salari bassi
, ma diminuendo le opportunità di lavoro con
salari medi".