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Smog, Coldiretti apre prima oasi mangia polveri in città

L’inquinamento dell’aria è la principale preoccupazione per 1 italiano su 2

Economia
Smog, Coldiretti apre prima oasi mangia polveri in città
(Teleborsa) - Arriva la prima oasi mangia smog in città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili con cespugli e piante ognuna con proprie caratteristiche anti inquinamento: dal Bagolaro al Ligustro, dall’Alloro all’Albero di Giuda, dalla Photinia al Viburno, dall’Acero riccio all’Olmo, dalla Betulla verrucosa al Tiglio. L'area green nasce su iniziativa dalla Coldiretti a Gela in piazza Umberto I con il ritorno delle misure di limitazione del traffico dalla Lombardia all'Emilia in occasione della prima tappa del CircularTour, l'appuntamento dedicato all'economia circolare per migliorare la qualità, la sostenibilità e l'ambiente.

Si tratta del primo test di polmone verde sperimentale nel centro città – sottolinea la Coldiretti - a disposizione delle famiglie dove rilassarsi e rigenerarsi con un pieno di aria ripulita in modo naturale grazie all'azione ossigenante delle super piante. Con l'inquinamento dell'aria che è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato sperimentando le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori privilegiando le varietà più efficaci nella lotta all'inquinamento.

Le oasi mangia smog sono strategiche per gli ambienti urbani in Italia dove – evidenzia la Coldiretti - ogni abitante dispone in città di appena 32,8 metri quadrati di verde con la situazione che peggiora nelle metropoli.

A favorire lo smog nelle città – sottolinea la Coldiretti – è l'effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi abbassando la temperatura dell’ambiente circostante durante le giornate più calde e bloccando anche le pericolose PM10.

In questa situazione è positiva la conferma del bonus verde fortemente sostenuta dalla Coldiretti che prevede attualmente una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. "Si tratta di un segnale importante per un settore da primato del Made in Italy come il florovivaismo che solo in Italia vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro e conta 100mila addetti su 27mila aziende, diffuse su tutto il territorio nazionale", afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

(Foto: © Gerd Altamann / Pixabay)
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