(Teleborsa) -
Centrale del Latte d’Italia ha fornito un aggiornamento rispetto all
’andamento del proprio business nei primi due mesi del 2020, che evidenziano un
fatturato in crescita del 3,4% a 31,8 milioni di euro ed un contestuale aumento della marginalità, per effetto del piano di riduzione costi previsto dal piano.
L’incremento delle vendite è stato
determinato anche dal ritorno alla
spesa famigliare e al
maggior consumo domestico derivante dalle
limitazioni normative che stanno interessando la ristorazione organizzata e più in generale il consumo fuori casa. Il Gruppo, con posizioni di leadership in Piemonte, Liguria, Toscana e Veneto, ha raggiunto tali risultati potendo infatti contare su una distribuzione capillare all'interno dei territori nella GDO e nei negozi di prossimità (oltre 16.000 punti vendita).
E' in corso
l’implementazione del piano industriale al 2022 approvato lo scorso 10 febbraio con
risultati in linea con quanto definito ed approvato. Per il 2022 il management stima una crescita dei ricavi a 187 mln di Euro (+1,3% CAGR), con EBITDA in crescita a 17,5 mln di Euro, EBITDA pari a 9,3% e un Utile netto a 5,5 mln di Euro.
Il prossimo 29 aprile si svolgerà l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti per approvare fra l'altro, l’aumento di capitale fino ad un massimo di 30 mln di Euro in 5 anni. Obiettivo dell’Aumento di Capitale è di rafforzare il patrimonio aziendale e proseguire nella prospettiva di crescita e investimento nel settore lattiero-caseario.