(Teleborsa) - Il CdA del Gruppo
Falck Renewables ha approvato il bilancio 2019 che chiude con
ricavi a 374,5 milioni di euro (+11,5%) e un utile netto di 48,4 milioni di euro (+10,9%). Bene anche
l'EBITDA a 204,0 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto a 191,5 milioni di euro del 2018.
L'indebitamento finanziario netto, comprensivo del fair value dei derivati, è risultato essere pari
a 720,8 milioni di euro (607,4 milioni di euro al netto dell’adozione IFRS 16 e del fair value dei derivati) rispetto a 547 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
Il CdA ha proposto un dividendo pari a 6,7 centesimi di euro per azione, pari al valore massimo stabilito dalla politica di dividendi in essere.
L’Amministratore Delegato del Gruppo Toni Volpe del gruppo ha sottolineato: “Presentiamo al mercato risultati che superano le aspettative e sottolineano un anno di performance industriale più che soddisfacente. Un costante aumento della capacità installata, una pipeline in espansione di progetti in sviluppo, un importante accordo sottoscritto con ENI per lo sviluppo congiunto di progetti di energia rinnovabile negli Stati Uniti, il lancio di un'innovativa piattaforma di gestione dati per tutti i nostri impianti, sono tutti risultati che rafforzano il nostro posizionamento come operatore che abilita il processo di decarbonizzazione dell'economia”.
Il Cda ha approvato anche il
piano industriale al 2025. Tra gli obiettivi economici quinquennali di Falck Renewables c'è una
crescita del 100% rispetto al 2019 della capacità installata a 2.300 MW. Sul piano finanziario il Gruppo si è posto al 2025 un target di EBITDA di Gruppo a circa 280 milioni di euro (+40% rispetto al 2019), un utile netto di pertinenza del Gruppo a circa 80 milioni di euro (+65% rispetto al 2019), un indebitamento finanziario netto circa 1 miliardo di euro e,
per quanto riguarda la politica dei dividendi, è stato confermato il meccanismo relativo alla distribuzione secondo il valore massimo tra un ammontare fisso, per anno, già definito nel precedente Piano e un tasso di pay-out del 30% sull’utile netto annuale di competenza del Gruppo a partire dal 2022. Il Gruppo però si riserva di
modificare la Guidance in considerazione degli
sviluppi dell'emergenza Coronavirus.
(Foto: Vidar Nordli on Unsplash)