(Teleborsa) -
PIL giù dell'1% e consumi delle famiglie a picco per 18 miliardi (-2,6%). Sono le stime dell'
Ufficio studi di Confcommercio per il 2020.
L'associazione che rappresenta il settore dei commercianti prevede che a p
agare maggiormente la crisi Coronavirus in Italia sarà principalmente il
settore del turismo, per cui prevede perdite per
13 miliardi di euro.
Seguono il settore dei traporti (
-6 miliardi, compresi gli acquisti di autoveicoli) e quello del
vestiario e calzatature (
-3,4 miliardi): quest'ultimo soffrirebbe della riduzione del reddito disponibile reale. Parziale lo spostamento dei consumi fuori casa verso l'
alimentazione domestica.La stima considera
il picco della crisi da Covid-19 nei mesi di marzo e aprile, un allentamento delle misure restrittive su produzione, attività commerciali e mobilità di merci e persone a maggio e una
normalizzazione nel mese di giugno.
Già a
febbraio, segnala Confcommercio, c'è stata una
riduzione del PIL di mezzo punto percentuale che a
marzo prevede cali
fino al 2,4%:
-1% il PIL atteso nel primo trimestre.