(Teleborsa) - Complessivamente l'epidemia di
Covid causerà la perdita di
15 punti di PIL nel primo
semestre. E' quanto emerge dalla nota sulla congiuntura di aprile dell'
Ufficio Parlamentare di Bilancio."Si prefigura per la prima metà dell'anno un calo dell'attività economica di
intensità eccezionale, ma
i registrato nella storia della Repubblica" si legge.
Nel
trimestre scorso, rileva l'UPB, "il PIL si sarebbe complessivamente ridotto di circa
cinque punti percentuali, quasi interamente ascrivibili al crollo dell'attività in marzo. Il
trimestre corrente sconta maggiormente gli effetti del
blocco, in quanto inizia su livelli molto bassi e risente di un pesante trascinamento statistico
; nell'ipotesi che le restrizioni vengano allentate in misura
molto graduale a partire da
maggio si prefigura una contrazione congiunturale del PIL del
secondo trimestre dell'ordine di ulteriori
dieci punti percentuali".
Una crisi senza precedenti che ha ovviamente inciso anche sulla
richiesta di ammoritizzatori sociali. "Si stima, per la sola parte relativa alle richieste CIG, che il numero complessivo di ore autorizzate possa essere ampiamente superiore, anche
triplo, rispetto ai valori
massimi storicamente osservati su base mensile dalla
crisi finanziaria del 2009".