(Teleborsa) -
Il Cfo di Enel, Alberto de Paoli, in conference call, ha confermato che la crisi generata dal
Covid-19 avrà un
"impatto economico limitato" sul Gruppo che ha chiuso il 1° trimestre con
"risultati solidi" ed è sulla buona strada per
centrare gli obiettivi dell'anno in corso. La società - ha detto -
"business model integrato e robusto capace di assorbire shock temporanei".
Guardando alle
persone, Enel conferma una elevata
remotizzazione del lavoro, a protezione del suo capitale umano, che
coinvolge circa il 55% della sua forza lavoro globale (37.500 persone). Di queste il 75% lavorerà da remoto sino a Natale. Un'attenzione che si è tradotta anche nell'offerta di una
polizza assicurativa, la prima al mondo di questo genere, che copre le spese di ospedalizzazione. Numerose anche le
iniziative approntate dall'azienda e dal suo management
durante la fase emergenziale, sia per supportare le strutture sanitarie (70%) sia per mitigare gli effetti della crisi sulla comunità (30%). Da segnalare anche l'iniziativa del
management che ha donato il 15% della remunerazione prevista per il 2020.
Dal lato
operativo, Enel sta portando avanti il percorso di
transizione energetica con una produzione da rinnovabili cresciuta del 9% e quella a carbone ridotta dell'80%. Le
rinnovabili hanno conosciuto un
ulteriore sviluppo, con 420 MW costruiti, e vanta un 65% della produzione a zero emissioni. Sul fronte della
generazione convenzionale, c'è un
impatto neutrale grazie ad operazioni di hedging, posizioni corte e operazioni di bilanciamento della volatilità.
Guardando alla
situazione finanziaria, il Cfo ha spiegato che
Enel ha una posizione solida e vanta una
liquidità per 25,9 miliardi al 30 aprile 2020, di cui 5,8 miliardi in cassa e 20,1 miliardi in linee di credito. Il debito a scadenza entro il 2021, pari a 5,9 miliardi, è coperto per 4,4 volte dalla liquidità disponibile e questa è sufficiente anche per coprire 2,1 volte il debito in scadenza entro il 2022. L'indebitamento pari a 47,1 miliardi di euro al 31 marzo 2020, evidenzia un costo medio al 3,9% (20 punti base al di sotto dei livelli di fine 2019).
De Paoli ha confermato che
l'Assemblea che si terrà il 14 maggio, sarà chiamata ad approvare il
pagamento del dividendo a luglio ed una
nuova politica retributiva.