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Commissione Ue: limitazioni ai viaggi verso l'Unione fino al 15 giugno

Revoca delle restrizioni deve essere graduale e coordinata e a partire dalla frontiere interne.

Economia, Trasporti
Commissione Ue: limitazioni ai viaggi verso l'Unione fino al 15 giugno
(Teleborsa) - Restrizione dei viaggi non essenziali verso l'Ue fino al 15 giugno. È l'invito della Commissione Ue agli Stati membri Schengen e gli Stati associati Schengen di prorogare di altri 30 giorni le misure di contenimento del contagio del Covid-19 che limitano gli spostamenti verso la Comunità europea.

La Commissione rileva, infatti, che nonostante alcuni di questi paesi stiano predisponendo iniziative preliminari per allentare i provvedimenti presi per contrastare la diffusione della pandemia, "la situazione rimane fragile sia in Europa che nel resto del mondo". Per tale ragione l'organo esecutivo europeo ritiene "necessario mantenere le misure alle frontiere esterne destinate a ridurre il rischio che la malattia si diffonda tramite i viaggi verso l'UE", mentre la revoca delle restrizioni dovrebbe essere "graduale e coordinato", partendo dalle frontiere interne e solo in una seconda fase passare a quelle esterne.

La Commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson ha dichiarato: “Dobbiamo procedere per fasi e in modo coordinato. Il nostro primo obiettivo è ripristinare il normale funzionamento dello spazio Schengen di libera circolazione non appena la situazione sanitaria lo consentirà. Prima di poter eliminare le restrizioni alle frontiere esterne e consentire l'accesso all'UE per viaggi non essenziali a chi non vi risiede, occorre abolire gradualmente le restrizioni alla libera circolazione e i controlli alle frontiere interne.”

La restrizione dei viaggi e la relativa proroga richiesta si applicano alla "zona UE +", che comprende tutti gli Stati membri Schengen (compresi Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania) e i 4 Stati associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), per un totale di 30 paesi. La Commissione ha chiesto di mantenere un approccio coordinato alla proroga, poiché l'azione alle frontiere esterne può risultare efficace solo se attuata in modo uniforme e con lo stesso termine finale da tutti gli Stati membri dell'UE e gli Stati Schengen, per tutte le frontiere.

(Foto: by takahiro taguchi on Unsplash)
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