(Teleborsa) - "
Apprezziamo l'intervento del Ministro del Lavoro,
Nunzia Catalfo, che ha confermato un principio sul quale ci siamo battuti in queste settimane, ribadito peraltro nella circolare dell'
INAIL. E cioè che
non esiste alcuna
automatica correlazione tra il
riconoscimento dell'infortunio e l'accertamento di una
responsabilità civile o penale dell'
imprenditore". Lo sottolinea in una nota della
CNA per la quale "un
intervento normativo, così come annunciato dal
Ministro Catalfo, rimane comunque
l'unica via per risolvere in
maniera chiara e definitiva questa vicenda. Una
via che ci
auguriamo il Governo imbocchi in
tempi brevi"."Nessuna
responsabilità del
datore di lavoro, dunque, sempre che abbia
rispettato le
disposizioni previste dai protocolli nazionali, sottoscritti dalle parti sociali,
d'intesa con il Governo e fermo restando le
indicazioni regionali. Nella circolare, l'
INAIL precisa che il riconoscimento del contagio come infortunio sul lavoro non assume
alcun rilievo rispetto alla
responsabilità penale". Per
CNA un "
altro principio importante messo
nero su bianco dall'Istituto è che le
imprese hanno dunque la sola responsabilità del rispetto dei protocolli condivisi tra
Governo e Parti sociali e delle indicazioni regionali"