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Recovery Fund, Confagricoltura: occorre fare di più per le imprese del settore agricolo

Il commento del Presidente Massimiliano Giansanti sulla proposta della Commissione europea.

Agroalimentare, Economia
Recovery Fund, Confagricoltura: occorre fare di più per le imprese del settore agricolo
(Teleborsa) - "Aumentano i fondi assegnati al settore agricolo, ma resta la riduzione sull’attuale bilancio. E trova conferma l’orientamento negativo nei confronti delle imprese".

È il commento del Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulle proposte relative al bilancio agricolo presentate oggi dalla Commissione europea nel contesto del quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.

"Prendiamo atto del miglioramento rispetto al progetto presentato dalla precedente Commissione nel maggio 2018. Riteniamo sia il riconoscimento del ruolo essenziale svolto dall’agricoltura e dal sistema agroalimentare nell’emergenza sanitaria – ha aggiunto Giansanti – Occorre tuttavia fare di più, confermando l’attuale dimensione del bilancio agricolo".

"Preoccupa, poi, la conferma dell’orientamento negativo nei confronti delle imprese di maggiore dimensione, alle quali dovrebbero essere ridotti i trasferimenti della PAC. Il risultato sarebbe una perdita di efficienza e competitività".

"La pandemia – ha sottolinea il presidente di Confagricoltura – ha messo in evidenza che il cibo è un bene a valenza pubblica e che, quindi, occorre tutelare il potenziale produttivo dell’Unione europea. Invece, per effetto delle proposte della Commissione, verrebbe penalizzata l’attività delle imprese che producono per il mercato e meglio integrate con le altre parti della catena alimentare. Per di più, solo un sistema di aziende efficienti è in grado di far avanzare il processo verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale delle fasi produttive".

"Le proposte della Commissione vanno cambiate – ha concluso Giansanti – Presenteremo le nostre posizioni al governo e al Parlamento europeo, per salvaguardare i livelli produttivi e per consentire al sistema agroalimentare di dare il massimo contributo alla ripresa economica".
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