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Mediobanca, Delfin e Del Vecchio chiedono autorizzazione a salire fino al 20%

Finanza
Mediobanca, Delfin e Del Vecchio chiedono autorizzazione a salire fino al 20%
(Teleborsa) - Leonardo Del Vecchio e la sua Delfin, la holding finanziaria dell'imprenditore marchigiano, muovono su Mediobanca con l'aspirazione di incrementare la partecipazione ed arrivare così a controllare non solo l'Istituto di Piazzetta Ciccia, ma anche il suo gioiello, Generali Assicurazioni.



Perlomeno in quest'ottica è stata letta la richiesta formulata da Delfin e dallo stesso Del Vecchio a Bankitalia, per ottenere l'autorizzazione a salire fino ad una quota del 20% di Piazzetta Cuccia. L'istanza per l'autorizzazione ad incrementare la partecipazione, in via diretta ed indiretta, sopra l'attuale soglia di sbarramento del 10% è stata depositata venerdì scorso. La proceduta autorizzativa di regolamento dura 60 giorni dalla data dell'avviso di ricevimento della notifica da parte della Banca d'Italia.

Delfin e Del Vecchio detengono attualmente una quota del 9,889% di Mediobanca. Gli altri azionisti rilevanti sono il finanziere bretone Vincent Bollorè con una quota di poco superiore al 5% e Banca Mediolanum con il 3,343%.

Non si è fatta attendere la reazione della diretta interessata, che ha gelato il patron di Luxottica, lasciando trasparire disappunto. Tutto ruota attorno al rinnovo del Patto di sindacato ed agli equilibri nell'azionariato di Mediobanca, mutati dopo che Unicredit ha annunciato il suo disimpegno dall'Istituto. Per Del Vecchio certamente la ratio dell'operazione sta nel realizzare un investimento che garantisca di nuovo un nucleo centrale e coeso nell'azionariato della banca e questo è ciò che tenterà di spiegare alla vigilanza assieme ai suoi advisor.

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