(Teleborsa) -
Elogi in pubblico,
irritazione in privato. Sembrerebbe che, in questi mesi, il rapporto tra
Cina e Organizzazione Mondiale della Sanità sia stato decisamente più complicato di quanto potrebbe sembrare. Tradotto: altro che
rose e fiori, ma più di qualche
spina. La
Cina ritardò la comunicazione dei dati sul coronavirus e in alcuni casi li nascose provocando grande
frustrazione tra i ranghi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. E' quanto emerge da un'inchiesta dell'Associated Press, pubblicata sul suo sito e fondata sulla documentazione riservata dei vertici dell'agenzia dell'ONU.
In più occasioni, il Presidente cinese Xi Jinping ha ribadito la tempestività delle informazioni fornite, ma dalla carte viene fuori un
dietro le quinte ben diverso dalle lodi pubbliche fatte dall'OMS "frustrata", invece, nei confronti di Pechino.
L'inchiesta "scagionerebbe" i ranghi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità con buona pace del Presidente Usa Donald Trump che ha invece più volte accusato
Tedros Adhanom Ghebreyesus, l'ex-Ministro della Sanità dell'Etiopia diventato Direttore generale dell'Organizzazione, di essere poco più di una pedina nelle mani di Pechino, tagliando a metà aprile, in piena pandemia, i
finanziamenti americani all'organizzazione fino alle decisione annunciata nelle scorse ore di voler mettere fine alla relazione.