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Istat, vendite dettaglio in calo. Tiene il cibo

A causare la caduta congiunturale è il "non alimentare" (-24%)

Economia, Macroeconomia, Indici settoriali
Istat, vendite dettaglio in calo. Tiene il cibo
(Teleborsa) - Nel mese di aprile, le vendite di beni non alimentari hanno registrato un’ulteriore diminuzione congiunturale (-24%) dovuta alla chiusura di molte attività per l’intero mese a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.

Lo rileva l'Istat che spiega come su base annua le vendite del comparto alimentare crescano sia nella grande distribuzione (+6,9%), sia nelle imprese operanti su piccole superfici (+11,2%), mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono in misura consistente (rispettivamente -62,2% e -51,5%).

Nella grande distribuzione cresce il divario tra gli esercizi specializzati (-76,8%), maggiormente colpiti dalla chiusura imposta dalle misure di isolamento, e gli esercizi non specializzati (-1,5%), che sono rimasti per lo più aperti.

Il commercio elettronico, unica forma di vendita in crescita, mostra un'accelerazione.

L'Istituto di statistica stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a marzo del 10,5% in valore e dell’11,4% in volume.

Nel trimestre febbraio-aprile, le vendite al dettaglio registrano un calo del 15,8% in valore e del 16,6% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-29,9% in valore e -30,1% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari mostrano variazioni positive (rispettivamente +3,1% in valore e +2,4% in volume).

Su base tendenziale, si registra una diminuzione ad aprile delle vendite del 26,3% in valore e del 28,1% in volume. Sono ancora le vendite dei beni non alimentari a calare sensibilmente (-52,2% in valore e -52,5% in volume), mentre crescono quelle dei beni alimentari (+6,1% in valore e +2,9% in volume).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni maggiori riguardano Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-90,6%), Mobili, articoli tessili e arredamento (-83,6%), Abbigliamento e pellicceria (-83,4%) e Giochi, giocattoli, sport e campeggio (-82,5%), mentre il calo minore si registra per i Prodotti farmaceutici (-3,5%).

Rispetto ad aprile 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 16,4% per la grande distribuzione e del 37,1% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 45,2% mentre è in deciso aumento il commercio elettronico (+27,1%).
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