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Infrastrutture, test a Bolzano per la strada al grafene

La sperimentazione sulla SP62 nei pressi di Laimburg.

Economia, Scienza e tecnologia
Infrastrutture, test a Bolzano per la strada al grafene
(Teleborsa) - Con una rete di circa 2.800 km di strade, una progettazione e un monitoraggio delle pavimentazioni stradali di alto livello, anche l’Alto Adige entra a far parte della sperimentazione di Gipave, un supermodificante polimerico contenente grafene e plastica appositamente selezionata.

La sperimentazione si inserisce in un contesto più ampio, che ha previsto tecnologie di modifica innovative e l’utilizzo di emulsioni bituminose appositamente formulate.

L’obiettivo principale del test è verificare, anche in ambienti con condizioni atmosferiche differenti, i risultati già ottenuti in laboratorio e su strada che dimostrano il miglioramento delle performance dell’asfalto, in funzione all’aumento della sua resistenza e della capacità di sopportare le escursioni termiche, ottenendo così pavimentazioni che durano molto di più rispetto a quelle realizzate tradizionalmente.

Il prodotto Gipave è stato sviluppato da Iterchimica con la collaborazione di Directa Plus, di G.Eco (Gruppo A2A) e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Il grafene utilizzato nel nuovo supermodificante proviene infatti dall’azienda italiana Directa Plus, mentre G.Eco ha fornito la componente di plastiche dure riciclate.

L’Università degli Studi di Milano Bicocca si sta occupando invece dell’intera analisi ambientale (LCA – Life Cycle Assessment). La domanda di brevetto italiano della nuova tecnologia (depositata a fine 2017) ha già avuto esito positivo in Italia e nell’Unione Europea.

Iniziati il 27 maggio e terminati il 28 maggio, i lavori hanno interessato la pavimentazione della SP62 dal km 6,450 al km 7,400, nei pressi di Laimburg.
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