(Teleborsa) - Con una rete di circ
a 2.800 km di strade, una progettazione e un monitoraggio delle pavimentazioni stradali di alto livello, anche
l’Alto Adige entra a far parte della
sperimentazione di Gipave, un supermodificante polimerico contenente
grafene e plastica appositamente selezionata.
La
sperimentazione si inserisce in un contesto più ampio, che ha previsto tecnologie di modifica innovative e l’utilizzo di
emulsioni bituminose appositamente formulate.
L’obiettivo principale del
test è verificare, anche in ambienti con condizioni atmosferiche differenti, i risultati già ottenuti in laboratorio e su
strada che dimostrano il miglioramento delle
performance dell’asfalto, in funzione all’aumento della sua
resistenza e della capacità di sopportare le escursioni termiche, ottenendo così
pavimentazioni che durano molto di più rispetto a quelle realizzate tradizionalmente.
Il prodotto Gipave è stato sviluppato da
Iterchimica con la collaborazione di
Directa Plus, di G.Eco (Gruppo
A2A) e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Il grafene utilizzato nel nuovo supermodificante proviene infatti dall’azienda italiana
Directa Plus, mentre G.Eco ha fornito la componente di plastiche dure riciclate.
L’Università degli Studi di Milano Bicocca si sta occupando invece dell’intera
analisi ambientale (LCA – Life Cycle Assessment). La domanda di brevetto italiano della nuova tecnologia (depositata a fine 2017) ha già avuto esito positivo in Italia e nell’Unione Europea.
Iniziati il 27 maggio e terminati il 28 maggio, i lavori hanno interessato la pavimentazione della
SP62 dal km 6,450 al km 7,400, nei pressi di
Laimburg.