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Coronavirus in Italia, in calo vittime e contagi. Pandemia accelera nel mondo

"I suoi effetti si sentiranno per i decenni a venire”, avverte l'OMS

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, in calo vittime e contagi. Pandemia accelera nel mondo
(Teleborsa) - Sono, in totale, 238.720 i contagiati da coronavirus in Italia con un incremento giornaliero di 218 nuovi contagi, in lieve calo rispetto a ieri (quando era stato di 224), 143 dei quali in Lombardia, pari al 65,5%. 7 le Regioni ad aumento zero: Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Umbria, Valle d'Aosta e Basilicata. I tamponi sono stati però appena 28.972.

Nel dettaglio - secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile - gli attualmente positivi nel nostro Paese sono 13.638. Tra i quali 127 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 21 pazienti rispetto a ieri. 23 nelle ultime 24 ore le vittime, a fronte delle 24 di ieri, ossia di nuovo il livello più basso da inizio marzo. In Lombardia nell'ultima giornata si sono sono registrate 3 vittime, mentre ieri erano state 13, il dato più basso dal 27 febbraio. Il numero totale delle vittime in Italia sale dunque a 34.657.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 13.638 in Lombardia, 1.970 in Piemonte, 1.154 in Emilia-Romagna, 585 in Veneto, 360 in Toscana, 250 in Liguria, 945 nel Lazio, 505 nelle Marche, 133 in Campania, 218 in Puglia, 53 nella Provincia autonoma di Trento, 72 in Friuli Venezia Giulia, 394 in Abruzzo, 141 in Sicilia, 89 nella Provincia autonoma di Bolzano, 13 in Umbria, 28 in Sardegna, 5 in Valle d’Aosta, 33 in Calabria, 43 in Molise e 8 in Basilicata.


“La pandemia sta ancora accelerando. Sappiamo che questa pandemia è molto di più di una crisi sanitaria, si tratta di una crisi economica, di una crisi sociale e in molti Paesi di una crisi politica. I suoi effetti si sentiranno per i decenni a venire”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

“Non possiamo battere questa pandemia con un mondo diviso. La politicizzazione della pandemia lo ha esacerbato. Nessuno di noi è al sicuro fino a quando tutti noi siamo al sicuro”, ha aggiunto nel corso di un forum virtuale sottolineando che la minaccia più grande è “la mancanza di solidarietà globale e di una leadership globale”.

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