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In Basilicata record aumento prezzi per generi alimentari post lockdown: +3,9%

Eurostat fotografa la situazione prezzi in Europa: è la Danimarca il paese più costoso, in fondo alla classifica la Bulgaria.

Economia
In Basilicata record aumento prezzi per generi alimentari post lockdown: +3,9%
(Teleborsa) - Dopo quasi tre mesi di lockdown impennata dei prezzi dei beni alimentari in Italia e non solo. Come riportato dall'Unione nazionale consumatori, infatti, sono evidenti gli aumenti di costo di prodotti alimentari in molte città italiane: a maggio, su base annua, il report dell'associazione dei consumatori ha registrato +6,4% a Caltanissetta, Trieste (+5,1%, +5,3% lo scorso anno), Avellino e Trapani (+4,7% per entrambe).

Per quanto riguarda le Regioni è la Basilicata ad osservare i maggiori rincari (+3,9%), seguita da Umbria, Lazio e Calabria (+3,4% per tutte) e Campania e Sicilia (+3,3%).

Stesso trend anche in Europa. A certificarlo in questo caso un'indagine Eurostat che consiglia, per chi decidesse di mettersi in viaggio, di tenere conto di come sia la Danimarca il paese più caro dell'Unione europea. Mete più vantaggiose in termini economici invece Bulgaria e Romania.

L’ufficio statistico dell’Unione europea ha analizzato i livelli dei prezzi dei 27 paesi e stilato una classifica di quelli più e meno cari per sei tipologie di prodotti e servizi. Questa rilevazione si basa però sui prezzi dell’anno scorso, quindi in un contesto molto diverso da quello attuale post pandemia, ma gli spunti in questo documento non mancano.

In ogni caso in Danimarca sono stati rilevati prezzi superiori di tre volte rispetto a quelli della Bulgaria, che conquista la palma del paese più economico. Prezzi alle stelle contraddistinguono telefonia, computer e simili a Parigi, mentre per l'acquisto di alcolici la spesa più alta è quella irlandese, finlandese o svedese.

L'Italia in questa speciale graduatoria si piazza a metà classifica, con prezzi poco più alti della media Ue (l’indice è pari al 103%): lontana dalle stangate di Danimarca (141%), Irlanda (134%) e Lussemburgo (131%) ma anche dalle low cost Bulgaria (53%) e Romania (55%).

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