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Mutui, l'emergenza sanitaria non frena crescita ricerca immobili

Economia
Mutui, l'emergenza sanitaria non frena crescita ricerca immobili
(Teleborsa) - La "voglia" di casa non è mai passata di moda per gli italiani, nemmeno con la pandemia da coronavirus. L’emergenza sanitaria sembra anzi aver fatto riscoprire nuove consapevolezze su come viverla al meglio. Ecco allora rafforzarsi il desiderio di comprare, come emerge dal più recente Osservatorio Mutui di MutuiOnline, che evidenzia un crescente trend di ricerca di immobili sul web registrato durante il periodo di lockdown.

Nel secondo trimestre, secondo l’Osservatorio, le richieste di mutui prima casa sono salite al 32,8% del totale (dal 29,6% di gennaio-marzo), al nuovo massimo degli ultimi dodici mesi. Nuovi top da un anno a questa parte anche per le domande di finanziamenti per l’acquisto della seconda casa (salite al 3,8% dal 3,3%) e per la ristrutturazione/costruzione (all’1,6% dall’1,3%).

Come sempre la parte del leone nelle richieste di mutuo è delle surroghe, anche se nel secondo trimestre hanno registrato un lieve arretramento: al 61,6% congiunturale dal 65,6%.

Intanto la prospettiva di un orizzonte tassi continua a spingere i mutuatari sempre più verso il ‘fisso’, le cui richieste nel secondo trimestre hanno coperto il 94,9% del totale (93,1% nei primi tre mesi dell’anno): nuovo massimo assoluto. A giugno il tasso medio applicato su mutui a 20-30 anni era pari allo 0,82% per il fisso e allo 0,75% per il variabile (entrambi in arretramento rispetto a maggio rispettivamente dallo 0,84% e dallo 0,81%). Per il fisso si tratta del nuovo minimo storico.

La prospettiva di un orizzonte tassi favorevole, con la complicità di un quadro economico corrente incerto, da alcuni mesi sta spostando le richieste di mutui verso la parte lunga della curva: quelle relative alla durata 21-25 anni hanno rappresentato nel secondo trimestre il 19,7% del totale (18,9% nel primo) e quelle per 26-30 anni sono state pari al 24,5% (22,2%). Sono calate invece quelle per 16-20 anni (al 33,5% dal 35,1%), che comunque continuano a coprire la parte principale.

Per quanto riguarda l’importo medio chiesto dai mutuatari, questo è sceso in aprile-giugno per il terzo trimestre consecutivo, dell’1,3% congiunturale a 135.725 euro. L’importo effettivo erogato è invece aumentato nel trimestre del 3,6% a 144.539 euro, collocandosi sui massimi dal primo trimestre 2016. Su base annuale, secondo i grafici dell’Osservatorio Mutui, questo valore è in salita costante dal 2015: da allora è cresciuto del 21,6%.

(Foto: © Fabio Balbi / 123RF)
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