(Teleborsa) - Una
cerimonia molto
sobria, nel rispetto della volontà dei familiari delle
43 vittime. Sarà il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, insieme ai lavoratori che hanno demolito i resti del "vecchio" ponte Morandi e costruito il nuovo ponte
San Giorgio, insieme al Sindaco di Genova
Marco Bucci e all'architetto
Renzo Piano, a inaugurare questo pomeriggio, intorno alle 18.30, percorrendo a piedi tutto il nuovo Ponte. L'inaugurazione del viadotto autostradale, lungo
1.067 sopra il torrente
Polcevera, a poco meno di due anni dal
drammatico crollo del ponte progettato da Riccardo
Morandi.
Sono le
11.36 del
14 agosto 2018, quando sotto una pioggia battente, 250 metri di ponte Morandi - il viadotto autostradale che raccorda la A7 con la A10 - crollano insieme alla pila di sostegno, la numero 9. Poco dopo, il 28 settembre 2018 viene pubblicato il decreto-legge n. 109 (il cosiddetto "
Decreto Genova") che conferisce amplissimi poteri al Commissario per la
ricostruzione: per ricoprire l'incarico viene scelto il Sindaco di Genova, Marco
Bucci. "E' enorme, è aperto, sembra una portaerei", ha sottolineato il Sindaco di Genova e Commissario per la Ricostruzione del viadotto sul Polcevera, che in questi due anni, ha più volte parlato in pubblico senza nascondere commozione. A poche ore dall'inaugurazione è focalizzato sugli ultimi
dettagli che consentiranno l'apertura al traffico.
"Abbiamo fatto quello che dovevamo fare - afferma - si continua a dire che il ponte è stata un'opera straordinaria ma è un
errore enorme, noi abbiamo fatto una cosa che dovrebbe essere considerata normale, non penso che due anni siano un
tempo eccezionale, penso siano un tempo giusto, anzi avremmo potuto guadagnare altri
due o tre mesi se non avessimo avuto le
complicazioni dell'amianto e del maltempo"."Sarò a
Genova per l'inaugurazione del nuovo Ponte "Genova San Giorgio": da una
ferita che resta difficile da rimarginare il simbolo di una nuova
Italia che si rialza. Una giornata importante, che racconta il
presente e il futuro di un Paese che cambia". Scrive su Facebook il
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Fiato sospeso, dunque, per
l’atto finale della ricostruzione, non per i
familiari delle vittime: “noi non ci possiamo sentire parte dell’attesa, né vogliamo parteciparci”, dice Egle Possetti, portavoce del comitato che riunisce i parenti. "Passeremo la giornata in viaggio perché il Presidente della Repubblica
Mattarella ha chiesto di incontrarci, un’attenzione per noi davvero importante, e ci riceverà in città prima dell’inaugurazione.
Ma lì ci fermeremo". Queste ore di vigilia “per noi sono
angoscianti e faticosissime, emotivamente e non solo” , sottolinea.