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Italia in fiamme: 500 roghi in 2 mesi confermano tropicalizzazione clima

Il 2020 è uno degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di oltre 1 grado alla media storica

Clima, Economia
Italia in fiamme: 500 roghi in 2 mesi confermano tropicalizzazione clima
(Teleborsa) - Un clima sempre più tropicale in Italia sta producendo eventi estremi: dalle piogge incontrollate e bombe d'acqua che hanno devastato il Nord ai roghi causati dalla siccità in varie regioni italiane. Il tutto frutto dei cambiamenti climatici e del progressivo innalzamento delle temperature, che sta producendo danni ingenti all'economia, al turismo, al lavoro ed all'agricoltura.

L'allarme arriva dalla Coldiretti. che parla di "un'estate di fuoco" con quasi 500 incendi da Nord a Sud in poco più di due mesi a partire dal 15 giugno 2020.

Il violento incendio che sta devastando l’area di Budoni in Sardegna è solo l'ultimo episodio di un'estate 2020 di fuoco che ha colpito anche Puglia Emilia Romagna, Sicilia, Lazio, Calabria, Campania, Umbria e Basilicata. Migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città come la stessa Capitale Roma.

Il diffondersi dei roghi è favorito dalle alte temperature, con il 2020 che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,01 gradi) superiore alla media storica, classificandosi al quarto posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi dai quali si evidenzia anche la caduta del 30% di pioggia in meno nonostante le ultime bombe d’acqua e grandine che hanno colpito il Nord Italia.

"L’evidente tropicalizzazione del clima – spiega Coldiretti – oltre a favorire il verificarsi di eventi estremi che negli ultimi dieci anni hanno causato oltre 14 miliardi di euro di danni a produzioni e infrastrutture, crea anche le condizioni per l’esplodere di roghi devastanti nelle aree dove la siccità colpisce con maggiore violenza".

Una condizione che è causata anche dall'abbandono progressivo delle campagne - spiega l'associazione rappresentativa degli agricoltori italiani - indicando che la difesa del patrimonio boschivo passa per il contrasto all'allontanamento dalle campagne e per la valorizzazione delle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.
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