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Aiuti a Boeing: WTO autorizza UE a 4 miliardi di dazi su merci USA

Coldiretti: in gioco mezzo miliardo di Made in Italy

Economia
Aiuti a Boeing: WTO autorizza UE a 4 miliardi di dazi su merci USA
(Teleborsa) - Il WTO, l'Organizzazione mondiale del commercio ha autorizzato formalmente l'UE a imporre dazi per 4 miliardi di dollari sui prodotti americani nell'ambito della controversia sull'aviazione civile, che vede coinvolte Boeing e Airbus.

Nello stesso contesto, dall'ottobre scorso Washington colpisce i prodotti europei con tariffe da 7,5 miliardi di dollari. "Per noi il risultato migliore sarebbe un accordo negoziato con gli Usa", ha ribadito il Vicepresidente della Commissione UE con delega al commercio Valdis Dombrovskis. Senza un accordo del genere, ha aggiunto, "l'UE agirà in linea con la decisione del Wto".

"Ci sono le condizioni per superare i dazi aggiuntivi Usa che colpiscono il 25% delle esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro su prodotti come grana padano, gorgonzola, asiago, fontina, provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello". Lo afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare la decisione del Wto che autorizza, appunto, l'Unione Europea ad applicare dazi per 4 miliardi di dollari a prodotti e servizi americani in relazione alla vicenda degli aiuti Usa a Boeing dopo che per la stessa vicenda gli Usa erano stati autorizzati il 24 luglio dello scorso anno ad applicare sanzioni per un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari all'Unione Europea.

"La decisione dell'Organizzazione mondiale del commercio - sottolinea Coldiretti - arriva ad un anno dall'entrata in vigore dei dazi Usa su una lunga lista di prodotti italiani ed europei. "Occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed evitare l'acuirsi di uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull'economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia" afferma Prandini nel sottolineare che "gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 4,8% nei primi sei mesi del 2020, anche se a giugno le difficoltà causate dal coronavirus hanno fatto segnare una inversione di tendenza (-0,9%)".
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