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Antartide, al via 36a Spedizione italiana. COVID impone rigidi protocolli

Economia, Scienza e tecnologia
Antartide, al via 36a Spedizione italiana. COVID impone rigidi protocolli
(Teleborsa) -

Prende il via la 36a Spedizione italiana in Antartide con l’apertura della base italiana Mario Zucchelli. La spedizione finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR), nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), è gestita dall’ENEA per gli aspetti di pianificazione ed organizzazione logistica e dal CNR per la programmazione ed il coordinamento scientifico.

L’emergenza sanitaria ha imposto alla spedizione forti limitazioni delle attività scientifiche e logistiche, che si è tradotta in una riduzione del personale al minimo indispensabile per poter aprire e mantenere le stazioni in sicurezza e consentire la manutenzione della strumentazione scientifica, dopo la chiusura del marzo scorso. Il gruppo preparerà anche la pista di 3 km sul pack marino, idonea all’atterraggio dei successivi vettori aerei intercontinentali.

Come da tradizione, il volo del team di apertura è stato assicurato dal programma antartico americano (USAP), cui seguiranno due voli passeggeri da Hobart (Australia), con Airbus-A319 dell’Australian Antarctic Division, e un volo cargo da Christchurch (NZ) con la compagnia neozelandese RNZAF.

Per poter mantenere l’Antartide unico continente COVID free è stata stabilita una quarantena rigida di almeno 14 giorni per tutto il personale, prima di raggiungere le stazioni Mario Zucchelli e Concordia e la nave da ricerca Laura Bassi. Le precauzioni imposte hanno costretto ENEA a rimodulare la pianificazione del personale inviando solo veterani. Per il personale neofita invernante è stata organizzata una formazione breve ad hoc in Italia, che è proseguita nel corso della lunga quarantena ad Hobart (Australia) con corsi a distanza a cura di ENEA e dell’Istituto polare francese IPEV.

La nave da ricerca italiana "Laura Bassi" effettuerà una sola rotazione a partire dal 24 dicembre, quando salperà dal porto neozelandese di Lyttelton, per una brevissima campagna oceanografica, fino ad arrivare a Baia Terra Nova da dove ripartirà il 24 gennaio con tutto il personale ancora rimasto presso la Stazione Mario Zucchelli, che viene anticipato rispetto all'usuale.

Il prossimo 9 novembre è previsto l’arrivo del personale presso la stazione Concordia, che si trova a oltre 3mila metri di altezza nell’entroterra sul plateau antartico. Anche lì saranno condotte solo le attività indispensabili per garantire il funzionamento in sicurezza della Stazione, la manutenzione della strumentazione scientifica presente e l’addestramento della nuova squadra di invernanti.

La campagna estiva durerà 3 mesi. Quest’anno, diversamente dagli altri anni e a causa della riduzione di personale, il periodo di sovrapposizione sarà notevolmente prolungato. Il personale invernante resterà poi in completo isolamento fino a novembre 2021, durante la stagione invernale, quando si toccano temperature esterne di -80°C (percepite fino a-100°C).

Anche quest’anno nella spedizione sono impegnati militari italiani delle tre Forze Armate, che collaboreranno in tutte le attività della spedizione.

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