(Teleborsa) - Giro di boa per il
Web Summit, il più grande
evento tech d’Europa che tradizionalmente si tiene a
Lisbona, ma che quest'anno - in scia alle restrizioni anti-covid - si è spostato
online per tre giorni di
conferenze, dibattiti e tavole rotonde. Tra gli ospiti più attesi, senza dubbio,
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea e responsabile della politica digitale dell'UE, che da tempo "punta" i
colossi tecnologici e ha promosso numerose indagini sulle pratiche antitrust di società come
Google, Apple, Amazon.
Poche ore prima, era intervenuta anche la Presidente della Commissione UE
Ursula von der Leyen autodefinendosi una
tech optimist, pur mettendo in guardia da
possibili pericoli e insistendo sulla necessità di colmare con urgenza alcune
lacune, specie riguardo
infrastrutture e competenze digitali."Voglio che i valori che amiamo nel mondo
offline siano rispettati anche online. Ciò significa che quanto è illegale offline dovrebbe esserlo anche online. E la legge dovrebbe
essere applicata", ha detto von der Leyen. .
Concetto che è tornata a ribadire anche la
Vestager: "E' essenziale
rendere illegale online ciò che è già illegale nel mondo reale, a esempio di quanto stabilito con i
giocattoli per bambini considerati non sicuri".Quanto ai numeri, più in generale, "E' il
30% del PIL globale che, entro il 2025, sarà generato esclusivamente dall'economia digitale, grazie ad una serie di investimenti in segmenti quali il 5G, la realtà virtuale e aumentata, le trasmissioni in 8K e in 3D, ad alta definizione. Lo ha detto Liang Hua, presidente di Huawei, intervenuto al Web Summit 2020.
"Tutto ciò
consentirà esperienze coinvolgenti per i consumatori, migliorando la governance e digitalizzando più rapidamente i settori industriali", ha spiegato Liang Hua sottolineando che l'Europa
"ha una forte base industriale e la capacità di innovare.