(Teleborsa) - Dopo le
dimissioni rassegnate ieri dal Premier
Giuseppe Conte, al via nel pomeriggio di oggi le consultazioni al Quirinale,
passaggio cruciale per gettare le basi del
prossimo esecutivo. Con il Presidente della Repubblica Mattarella impegnato al mattino nella commemorazione del giorno della Memoria, si parte alle
17 quando vedrà la Presidente del Senato
Maria Elisabetta Casellati e alle 18 il presidente della Camera
Roberto Fico. Per oggi non sono previsti altri incontri.
Si riprende
domani mattina, giovedì 28 gennaio. Alle 10 toccherà al gruppo delle
Autonomie salire al Colle, mentre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 16.45 sarà la volta del gruppo
Misto di Camera e Senato. Alle 16.45 Mattarella incontrerà la delegazione
Leu e alle 17.30 al Quirinale andrà
Italia viva. Toccherà al
Pd alle 18.30 chiudere la giornata di consultazioni.
Venerdì pomeriggio, il Capo dello Stato incontrerà alle 16 il
centrodestra (Berlusconi deciderà nelle prossime ore se farà parte della delegazione). Infine, alle
17 sarà la volta del
Movimento 5 Stelle.Al momento, la
partita è apertissima e sono tanti gli s
cenari in campo. Il
Conte-Ter è la soluzione auspicata dal premier dimissionario, ma anche quella più difficile da mettere in piedi in poco tempo. La pattuglia di
"responsabili" o "volenterosi", al momento, non gli garantisce la necessaria solidità numerica, in particolare al Senato.
A questo punto, il Premier potrebbe provare (e riuscire) a
ricucire con Renzi costruendo una coalizione di cui facciano parte tutti i quattro partiti della
vecchia maggioranza (M5s, Pd, Leu e Iv) più ll piccolo gruppo dei "volenterosi".Lo scorso sabato, Silvio Berlusconi ha tirato fuori il
"Governo Ursula", formula lanciata da Prodi nel 2019 : si tratterebbe di un esecutivo composto da
Pd, il M5s e Ppe di cui fa parte Forza Italia. Non si può scartare nemmeno
l'ipotesi di un tecnico al posto di Conte.
Carlo Cottarelli, Marta Cartabia e Luciana Lamorgese, i nomi in pole mentre sembra tramontare la pista Draghi. Più difficile invece pensare di sostituir
e Conte con un politico con Pd e M5S che difficilmente troverebbero la quadra.
Infine, ultima ratio, il
ritorno alle urne. Per alcune forze politiche,
dalla Lega di Matteo Salvini a FdI di Giorgia Meloni, sarebbe proprio questa la
strada da percorrere.(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)