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Italia, PIL primo trimestre rivisto al rialzo da -0,4% a +0,1%

Economia, Macroeconomia
Italia, PIL primo trimestre rivisto al rialzo da -0,4% a +0,1%
(Teleborsa) - Nel primo trimestre del 2021 l'economia italiana ha segnato, dopo la contrazione dell'ultima parte del 2020, un lieve recupero, con una crescita congiunturale del PIL dello 0,1%. Il calo tendenziale si riduce sensibilmente, dal 6,5% del trimestre precedente a 0,8%. Lo comunica l'ISTAT, che ha rivisto al rialzo i valori rispetto alla precedente stima del 30 aprile: in quell'occasione era stato rilevato un calo congiunturale dello 0,4% e tendenziale dell'1,4%.

"Il moderato recupero dell'attività produttiva è sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e dell'industria e di una contrazione del terziario che in alcuni comparti ha risentito ancora degli effetti delle misure di contrasto dell'emergenza sanitaria - commenta l'istituto nazionale di statistica - Il quadro della domanda è caratterizzato da una spinta della componente interna, alimentata dal recupero degli investimenti e dal nuovo contributo positivo delle scorte, mentre un contributo negativo è venuto dall’estero per la crescita delle importazioni a fronte di una sostanziale stazionarietà delle esportazioni".
Rispetto al trimestre precedente, i consumi finali nazionali hanno registrato una diminuzione dell'1%, mentre gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 3,7%. Le importazioni sono aumentate del 2,3% e le esportazioni sono scese dello 0,1%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,1 punti percentuali alla crescita del PIL: -0,7 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), -0,1 la spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP), +0,7 gli investimenti. La variazione delle scorte ha contributo positivamente per 0,8 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,6 punti percentuali.

L'ISTAT registra inoltre crescite congiunturali del valore aggiunto di agricoltura e industria pari, rispettivamente, al 3,9% e all’1,8%, mentre i servizi registrano un calo dello 0,4%. Le ore lavorate sono diminuite dello 0,2% in termini congiunturali, mentre i redditi pro capite sono aumentati dell'1,5%.
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