(Teleborsa) -
Resta incerto il quadro economico internazionale a causa della diffusione della
variante del Covid-19 e del conseguente aumento dei contagi. Lo rileva la
nota congiunturale mensile dell'Istat, sottolineando che "lo scenario internazionale resta caratterizzato da un processo di ripresa economica solido ma eterogeneo tra paesi".
Di fronte a questo scenario - si sottolinea -
"le prospettive per l’economia italiana restano decisamente positive". Nel secondo trimestre, il
Pil italiano è cresciuto del 2,7% in termini congiunturali, con un dinamismo più accentuato di quello degli altri principali paesi europei. La variazione acquisita per il 2021 è +4,8%. L’indice della
produzione industriale, al netto delle costruzioni, è tornato ad aumentare: +1% l’incremento sia a giugno sia nel secondo trimestre rispetto al precedente.
Dal lato delle
famiglie si registrano diffusi segnali positivi che interessano l’andamento del
mercato del lavoro e la
fiducia. Anche le vendite al dettaglio salgono. "Tra aprile e giugno, la crescita del Pil si è accompagnata a una significativa ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese. Il tasso destagionalizzato di posti vacanti - conferma la nota dell'Istat - ha segnato decisi rialzi nell’industria (+0,2 punti percentuali rispetto al primo trimestre) e nei servizi (+0.5 p.p.). Per entrambi i raggruppamenti i valori dell’indice sono superiori a quelli pre-crisi".
Per le
imprese la
fiducia si attesta sui
massimi degli ultimi anni. I servizi hanno segnato il recupero più robusto, superando i livelli pre-crisi. Il settore manifatturiero ha invece mostrato una crescita più moderata sostenuta dal miglioramento dei giudizi sugli ordini.
A luglio, si è ampliato il differenziale tra
l’inflazione italiana e quella dell’area euro, in parte per la diversa tempistica dei saldi italiani rispetto all’anno precedente. Le
prospettive per i prossimi mesi - segnala l'Istat - indicano il
rafforzamento della dinamica inflazionistica. A luglio, le imprese attendono rincari dei listini in tutti i settori, escluso quello delle costruzioni. Tra i consumatori sono aumentate in modo significativo le attese di crescita dei prezzi dei beni durevoli e in generale è salita la percentuale di coloro che si attendono un aumento dell’inflazione nei prossimi mesi