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Generali, patto Caltagirone-Del Vecchio all'11,068% con ultimi acquisti

In un comunicato è stata fornita inoltre l'integrazione delle informazioni essenziali del patto di consultazione

Assicurazioni, Finanza
Generali, patto Caltagirone-Del Vecchio all'11,068% con ultimi acquisti
(Teleborsa) - Il Patto di consultazione stretto da Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio - rispettivamente secondo e terzo azionista di Generali - sale all'11,068% della compagnia assicurativa triestina dopo gli ultimi acquisti. Ne da conto un aggiornamento del patto - stipulato il 10 settembre - fornito dalle società del gruppo Caltagirone e da Delfin (la holding lussemburghese di Del Vecchio). In data 14 settembre 2021, Quarta Iberica S.r.l., Mantegna ‘87 S.r.l. e Finced S.r.l. (società del gruppo Caltagirone) hanno infatti incrementato le rispettive partecipazioni in Generali, conferendo così al patto tale maggior numero di azioni.

Il comunicato contiene inoltre l'integrazione delle informazioni essenziali del patto di consultazione, come richiesto da Consob, per sintetizzare anche il contenuto delle clausole – ancorché di natura non interamente parasociale – disciplinanti l'obbligo di reciproca informazione in ordine ad ulteriori acquisti azionari e la facoltà di terze parti di aderire al patto.

"È espressamente convenuto tra le Parti che esse hanno, e manterranno per tutta la vigenza del Patto Parasociale, la piena facoltà di determinarsi liberamente in merito alle decisioni da assumere in vista e nel corso dell'assemblea", si legge nel documento, con riferimento all'assemblea che sarà chiamata, fra l'altro, ad approvare il bilancio dell'esercizio 2021 e a rinnovare il Consiglio di Amministrazione.

Viene poi precisato che "il Patto Parasociale non ha per oggetto o per effetto la costituzione di organi per l’esecuzione del Patto, la previsione di clausole penali a carico della Parte inadempiente agli obblighi ivi previsti, la previsione di clausole di rinnovo, anche non automatico, o obblighi di deposito delle azioni oggetto del Patto in costanza di efficacia dello stesso".

È inoltre convenuto tra le Parti che esse si impegnino a tenersi reciprocamente informate in merito a eventuali acquisti di azioni di Generali e a fare tutto quanto necessario affinché non sorga l'obbligo di lanciare un'offerta pubblica di acquisto (OPA) sul Leone di Trieste. Se tali obblighi dovessero sorgere in violazione del Patto, "è convenuto che le Parti si tengano reciprocamente manlevate ed indenni da qualsiasi danno sofferto a causa del sorgere di tali obblighi".

Se terze parti intendono aderire successivamente al Patto, "ciò sarà possibile solo con il consenso delle Parti e a condizione che la sottoscrizione del Patto da parte dell'aderente e il rispettivo conferimento delle azioni dal medesimo detenute non facciano sorgere un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto" (OPA).
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