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Titoli oil in rosso con prezzi petrolio in picchiata

Energia, Finanza
Titoli oil in rosso con prezzi petrolio in picchiata
(Teleborsa) - Ondata di vendite su tutti i titoli petroliferi di Piazza Affari con il comparto in profondo rosso anche in Europa (DJ Stoxx Oil -5%) sulla scia della pessima performance messa registrata dai prezzi del greggio. I future sul greggio Brent di gennaio 2022, scendono sotto la soglia degli 80 dollari al barile e perdono 5 punti percentuali attestandosi a 78,01 dollari. Stessa direzione per i derivati sull'oro nero statunitense West Texas Intermediate (WTI), stessa scadenza, che scambiano in ribasso del 5,08% a 74,11 dollari.

Tra i player del comparto, Tenaris scivola del 5,70% mentre Eni cede il 5,04%.

A pesare sul sentiment degli investitori contribuiscono i timori globali per la variante sudafricana che con le sue diverse mutazioni e l'alta contagiosità potrebbe rendere meno efficaci gli attuali vaccini anti-Covid.

A inizio settimana, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva annunciato che il Dipartimento dell'Energia USA renderà disponibili 50 milioni di barili di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve per "abbassare i prezzi dell'energia per gli americani e affrontare il disallineamento tra la domanda che esce dalla pandemia e l'offerta". La decisione era stata però accolta con scetticismo dagli addetti ai lavori, secondo i quali l'intervento sarebbe di portata temporanea e non in grado di riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta.





(Foto: © Amikishiyev / 123RF)
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