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Trasporti, botta e risposta Giovannini-filiera su incentivi Marebonus e Ferrobonus

Economia, Trasporti
Trasporti, botta e risposta Giovannini-filiera su incentivi Marebonus e Ferrobonus
(Teleborsa) - Il Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini ha ventilato il possibile ritiro degli incentivi alle imprese della logistica, i cosiddetti Marebonus e Ferrobonus, che sostengono l'intermodalità del trasporto merci e complessivamente costano 2 miliardi alle casse dello Stato. Incentivi che il titolare del MIMS avrebbe definito inutili e superati, proponendo un ripensamento ed una sostituzione con altre tipologie di intervento. Ma le sue affermazioni non sono state ben accolte dalla filiera della logistica, che conta su questo supporto e ribadisce l'importanza di mantenere l'incentivo.

A proposito del Marebonus e Ferrobonus, il titolare del MIMS ha affermato "ora dobbiamo pensare anche se possiamo mettere su qualcosa di integrativo o migliorativo" ed ha aggiunto "è necessario pensare a nuovi modi per allocare i finanziamenti, perché "magari ci vengono altre idee più brillanti. Non ho qualcosa contro il marebonus ma penso a qualcosa di più innovativo dando incentivi a chi è ancora in bilico".

"Il ministro non può aver rilasciato affermazioni tanto in contrasto con la politica concordata dal Governo con le federazioni dell’autotrasporto, ha replicato Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio, sottolineando "occorre ricordare che ben due Presidenti della Repubblica (Ciampi e Napolitano), oltre a un Commissario europeo (Loyola De Palacyo), avevano più volte sostenuto l’esigenza di prevedere incentivi per i trasporti combinati. Le stesse autorità europee definirono, già nel 2006, la legge italiana come una best practice da prendere a riferimento".

Uggè ricorda come lo stesso Giovannini abbia condiviso la norma di legge che finanzia l’intermodalità, una misura inserita nell’intesa sottoscritta lo scorso marzo. Certo, qualche cambiamento sarebbe necessario - ammette il presidente di Conftrasporto - Proprio seguendo la linea indicata dallo stesso ministro, occorrerebbe ad esempio assegnare dei voucher direttamente ai vettori, e non a chi gestisce l’armamento. Però una cosa è certa: gli interventi vanno mantenuti, se non addirittura potenziati. La ragione è che i traffici via mare e treno sono incrementati e le strade sono al collasso”.
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