(Teleborsa) - Cdm approva nuovo Codice degli incentivi
Urso: “Riforma per armonizzare le regole sugli incentivi e rafforzare un rapporto diretto tra Stato e imprese”. Dal 1 gennaio in vigore.
Il
Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, ha approvato il
decreto legislativo recante il "Codice degli incentivi". Il provvedimento dà attuazione alla legge delega del 2023 ed
attua una riforma organica dell’intero sistema degli incentivi, superando la stratificazione di regole e procedure che negli anni ha reso complesso l’accesso ai sostegni per le imprese.
Il testo è stato definito dopo un ampio
confronto istituzionale con le amministrazioni centrali, la Conferenza Stato-Regioni, il Consiglio di Stato e il Parlamento, i cui contributi sono stati recepiti nella versione finale. Il Codice entrerà
in vigore il primo gennaio 2026.
"Con questo provvedimento
mettiamo ordine a un sistema frammentato, costruendo una disciplina chiara e uniforme per tutti gli incentivi", ha affermato il
Ministro Urso, ricordando che questa
riforma era "attesa da tempo e sostenuta anche dalla Commissione europea
nell’ambito del PNRR, che punta a rafforzare un rapporto diretto, trasparente ed efficiente tra Stato e imprese in materia di incentivi".
Il decreto si fonda su
tre pilastri —
digitalizzazione, semplificazione e trasparenza — e disciplina in modo organico
tutte le fasi delle misure di sostegno: dalla programmazione alla progettazione, dall’attuazione alla pubblicità, fino alla valutazione dei risultati.
Elemento centrale della riforma è il
potenziamento degli strumenti digitali già approntati dal Mimit, a partire dalla
piattaforma "Incentivi.gov.it" e dal
Registro nazionale degli aiuti di Stato, che costituiranno il nucleo del nuovo "Sistema incentivi Italia".
Il Codice introduce inoltre il
bando-tipo, per uniformare i principali contenuti dei procedimenti, e
istituisce il Tavolo permanente degli incentivi, quale sede stabile di coordinamento tra Stato e Regioni.