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Istat: soddisfazione vita cresce, ma non tra giovanissimi

Peggiora per salute

Economia
Istat: soddisfazione vita cresce, ma non tra giovanissimi
(Teleborsa) - Nel 2021 è in aumento la quota di persone di 14 anni o più soddisfatte per la propria vita nel complesso (+1,7 punti percentuali rispetto al 2020), con l'eccezione dei giovani di 14-19 anni. La crescita è stata più elevata della media tra gli ultrasettantacinquenni. E' quanto emerge dal rapporto Istat 'La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita - Anno 2021'.

A fronte di un aumento del benessere soggettivo nel complesso, diminuisce molto la soddisfazione per alcuni aspetti specifici come il tempo libero (in particolare per i più giovani e le donne) e le relazioni amicali. In calo anche la soddisfazione per la salute, in particolare
nelle classi di età 45-54 (da 86,0% a 84,0%) e 65-74 anni (da 74,4% a 71,9%).

Meno soddisfazione rispetto al passato anche per la dimensione lavorativa, in particolare tra le occupate. E' del 46% la quota di persone che dichiara una elevata soddisfazione per la loro vita. In calo invece tra i giovani di 14-19 anni, dal 55,8% del 2020 al 52,3% del 2021. Del 56,5% la quota di persone soddisfatte per il tempo libero, in forte calo rispetto al 2020 (69,3%).
Del 72,1% la quota di persone soddisfatte per le relazioni amicali, in discesa rispetto al 2020 (81,6%). Le donne soddisfatte nelle relazioni amicali passano dall'80,3% al 70,5%.

Rispetto al 2020, le differenze territoriali permangono ma si riducono. Il Nord rappresenta la ripartizione in cui le persone esprimono una soddisfazione elevata (48,3%), ma non in crescita. Al Centro e ancora di più nel Mezzogiorno si registra invece un incremento nei punteggi alti della soddisfazione, rispettivamente 45,8% e 43,0%, assottigliando il gap storico con il Nord. La regione con il più elevato livello di soddisfazione resta il Trentino-Alto Adige (60,8%) mentre la Puglia è quella con il livello più basso (39,5%). La Sicilia (43,2%) e la Campania (40,6%), che nel 2020 hanno rappresentato il fanalino di coda, sono le regioni dove la crescita è più marcata.

Il dato della fiducia verso il prossimo mostra come nel 2021 la cautela sia l’atteggiamento predominante. Alla domanda se ci si possa fidare della maggior parte delle persone oppure bisogna stare molto attenti, il 72,7% delle persone risponde che “bisogna stare molto attenti”, mentre il 25,5% è orientato a un atteggiamento di fiducia. Nonostante il prevalente atteggiamento di prudenza, rispetto al 2020 emerge un aumento della fiducia (era il 23,2% nel 2020).
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